Santa Misa y canonización de 7 beatos, 21 de octubre de 2012
Radio Maria
Publicado el 23 oct. 2012
Holy Mass and Canonizations - 2012.10.21
ELENCO DEI BEATI
JACQUES BERTHIEU
Sacerdote professo della Compagnia di Gesù
Martire
PEDRO CALUNGSOD
Catechista laico
Martire
GIOVANNI BATTISTA PIAMARTA
Sacerdote
Fondatore della Congregazione Sacra Famiglia di Nazareth e delle Umili Serve del Signore
MARÍA CARMEN SALLÉS Y BARANGUERAS
Fondatrice della Congregazione delle Suore Concezioniste Missionarie dell'Insegnamento
MARIANNE COPE
Religiosa professa della Congregazione delle Suore del terzo ordine di San Francesco di Syracuse
KATERI TEKAKWITHA
Laica
ANNA SCHÄFFER
Laica
I
PROFILO BIOGRAFICO DEI BEATI
JACQUES BERTHIEU (1838-1896) nacque il 27 novembre 1838 in Francia, a Montlogis (Cantal, Francia). All'età di 15 anni entro nel seminario minore di Pléaux e passò nell'ottobre 1859 al seminario maggiore di Saint-Flour dove fu ordinato sacerdote il 21 maggio 1863. Durante i nove anni come vicario nella parrocchia di Roannes-Saint-Mary maturò in lui la vocazione religiosa e missionaria. Nel 1873 entrò nella Compagnia di Gesù.
Il 26 settembre 1875 s'imbarcò a Marsiglia per la missione in Madagascar. Di seguito in diversi luoghi si impegnò ad assistere con affetto la gente sofferente, ad insegnarle il catechismo e a clebrare i sacramenti, finché nel 1891 arrivò ad Andrainarivo.
Il suo amore sacerdotale era tale che quanti lo avvicinavano ne erano profondamente colpiti: il suo distacco da tutto e la povertà in cui egli viveva; il suo zelo e la prontezza ad accorrere presso i moribondi ed i bisognosi; soprattutto la fede viva con cui egli parlava della vita eterna destavano ammirazione. Rimase con i suoi malgasci anche in circostanze sempre più problematiche.
Nel giugno 1896, il villaggio fu invaso da ribelli, che catturarono il P. Berthieu. Presso Ambiatibe, il loro capo fece avanzare sei uomini armati di fucile. Al vedere questo il padre si inginocchiò e fece il segno della croce. Uno dei capi gli si avvicinò e disse: «Rinuncia alla tua stupida religione; non ingannare più la gente; noi ti prenderemo per fare di te un nostro capo e consigliere». — «Non posso assolutamente acconsentire a ciò, figlio mio; preferisco morire».
Due uomini spararono ma fallirono il colpo. Un altro colpo di fucile raggiunse il padre nella schiena, ma senza ucciderlo. Allora il capitano gli si avvicinò e gli scaricò un colpo alla nuca che lo uccise. Era l'8 giugno 1896.
JACQUES BERTHIEU (1838-1896) was born in France, on 27 November 1838, in Montlogis (Cantal, France). At the age of 15, he entered the minor seminary in Pleaux. In October 1859, he moved to the major seminary in Saint-Flour, where he was ordained priest on 21 May 1863. For the next nine years, he served as pastor in the parish of Roannes-Saint-Mary. Here, his religious and missionary vocation matured. He entered the Society of Jesus in 1873.
On 26 September 1875, he embarked at Marseilles for the Madagascar mission. Subsequently, in a number of places, he pledged himself to help the suffering people, to teach catechism, and to administer the sacraments. Finally, in 1891, he arrived in Andrainarivo.
His priestly love was such that whoever had dealings with him could not but be deeply moved: his detachment from all possessions and the simplicity of his life; his zeal and readiness to hasten to the dying and those in need; but above all, people were amazed at the vital faith with which he spoke about eternal life. He stayed with his Madagascans, even in the most difficult of circumstances.
In June 1896, rebels overran the village and captured Father Berthieu. Near Ambiatibe, their leader ordered six armed men to go to him. When the priest saw them, he knelt down and made the sign of the cross. One of the leaders said: "Give up your stupid religion. Do not deceive the people. We will take you into our group, and make you our chief and adviser." He answered: "My son, I cannot possibly agree with this. I would rather die."
Two men then fired their rifles at him, but missed their mark. Another rifle shot hit the priest in the back, but it did not kill him. Then, their captain came up and discharged his rifle at Father Berthieu's head. This was the shot that killed him. It happened on 8 June 1896.
JACQUES BERTHIEU (1838-1896) est né le 27 novembre 1838 en France, à Montlogis (Cantal, France). Il est entré à l'âge de 15 ans au petit séminaire de Pléaux et a rejoint en octobre 1859 le grand séminaire de Saint-Flour où il a été ordonné prêtre le 21 mai 1863. Les neuf années durant lesquelles il a été vicaire à la paroisse de Roannes-Saint-Mary ont mûri en lui la vocation religieuse et missionnaire. En 1873 il est entré dans la Compagnie de Jésus.
Le 26 septembre 1875, il s'est embarqué à Marseille pour la mission à Madagascar. Dans les divers lieux qu'il a parcourus jusqu'à son arrivée en 1891 à Andrainarivo, il s'est mis au service de ceux qui souffrent, les réconfortant, leur enseignant le catéchisme et célébrant les sacrements.
Son amour sacerdotal était telle que ceux qui l'approchaient en étaient profondément touchés: son détachement à l'égard de tout et la pauvreté dans laquelle il vivait; son zèle et sa promptitude à accourir auprès des mourants et des besogneux; surtout, l'ardente foi avec laquelle il parlait de la vie éternelle suscitait l'admiration. Il est resté avec ses malgaches, même lorsque les circonstances devenaient de plus en plus menaçantes.
En juin 1896, le village fut envahi par les rebelles, qui capturèrent le Père Berthieu. Près d'Ambiatibe, leur chef fit avancer six hommes armés de fusil. Voyant cela, le père se mit à genoux et fit le signe de la croix. L'un des chefs lui dit: «Renonce à ta stupide religion; ne trompe plus les gens; nous te prendrons pour faire de toi un chef et un conseiller parmi nous». «Je ne peux absolument pas consentir à cela, mon fils; je préfère mourir».
Deux hommes tirèrent, mais manquèrent leur cible. Un autre coup de fusil atteignit le père dans le dos, mais sans le tuer. Alors le capitaine s'approcha et lui tira un coup à la nuque, que le tua. C'était le 8 juin 1896.
PEDRO CALUNGSOD (1655-1672) era un giovane originario della regione di Visayas, nelle Filippine. Fu uno dei ragazzi catechisti che, insieme ai missionari gesuiti spagnoli, si spinsero fino alle Isole Marianne per evangelizzare i Chamorros.
Molti si erano convertiti. Però, un guaritore cinese, chiamato Choco, invidioso dei missionari, cominciò a spargere la voce che l'acqua battesimale fosse velenosa. E poiché alcuni dei bambini che erano stati battezati quando erano già malati erano poi morti, molti credettero al calunniatore. La malvagia campagna di Choco venne prontamente sostenuta anche da alcuni indigeni superstiziosi e dai costumi immorali i quali cominciarono a perseguitare e i missionari.
Il 2 aprile 1672, Pedro — che allora doveva avere circa diciassette anni — e il superiore della missione, Padre Diego Luis de San Vitores, giunsero al villaggio di Tomhom, nell'isola di Guam per battezzare uma bimba. Ma il padre della bimba, chiamato Matapang, rifiutò irosamente il battesimo per la figlia. Determinato ad uccidere i missionari, Matapang cercò di conquistare alla sua causa un altro del villaggio, di nome Hirao, e insieme cominciarono a scagliar lance dapprima contro Pedro. Il ragazzo schivò i dardi con notevole destrezza. Pedro avrebbe avuto tutte le possibilità per scappare, data la sua agilità, ma non volle lasciare solo Padre Diego. Egli avrebbe avuto la meglio nei confronti dei suoi fieri aggressori se solo avesse avuto a disposizione qualche arma con cui difendersi, poiché era un ragazzo molto coraggioso, ma Padre Diego non permise mai ai suoi compagni di andare armati. Alla fine, Pedro fu raggiunto da un dardo al petto ed Hirao lo finì con un colpo di mezza scimitarra alla testa. Per ultimo gli assassini uccisero anche Padre Diego. Entrambi gli assassini buttarono i corpi di Pedro e Padre Diego nel fondo dell'oceano. I resti mortali dei martiri non poterono mai essere recuperati.
La beatificazione di Padre Diego Luis de San Vitores il 6 ottobre 1985, ha riportato ai nostri giorni la memoria del catechista Pedro Calungsod, beatificato a sua volta il 5 marzo 2000 dal beato Giovanni Paolo II.
PEDRO CALUNGSOD (1655-1672) was a teenage native of the Visayas region of the Philippines. He was one of the boy catechists who went with some Spanish Jesuit missionaries to the Mariana Island in 1668 to evangelize the Chamorros.
Many accepted the Faith. But very soon, a Chinese healer, named Choco, envious at the missionaries, started to spread the rumour that the baptismal water of the missionaries was poisonous. The evil campaign of Choco was readily supported by some superstitious and immoral natives — the Macanjas and the Urritaos — who began to persecute the missionaries.
On 2 April 1672, Pedro — by then already about seventeen years old — and the superior of the Mission, named Padre Diego Luís de San Vitores, came to the village of Tomhom, in the Island of Guam to baptize a baby. But the child's father, named Matapang, angrily refused to have his baby baptized.
Determined to kill the missionaries, Matapang went to enlist in his cause another villager, named Hirao. Matapang violently hurled spears first at Pedro. The lad skirted the darting spears with remarkable dexterity. Pedro had all the chances to escape because he was very agile, but he did not want to leave Padre Diego alone. He would have defeated his fierce aggressors if only he had some weapon because he was a valiant boy; but Padre Diego never allowed his companions to carry arms. Finally, Pedro was hit by a spear at the chest and Hirao finished him off with a blow of a cutlass on the head. After that, they also killed Padre Diego.
The assasins threw the bodies of Pedro and Padre Diego into the ocean. Those remains of the martyrs were never to be found again.
Padre Diego Luís de San Vitores was beatified on 6 October 1985 while Pedro Calungsod was beatified on 5 March 2000 by Pope John Paul II.
Si PEDRO CALUNGSOD (1655-1672) usa ka batan-ong lumad sa kabisay-an. Usa kadto siya sa mga bayong-bayong nga mga katekista nga mikuyog sa mga Heswita ngadto sa kapupud-an sa Marianas kaniadtong tuig 1668 aron pagsangyaw sa Pagtuong Kristohanon.
Daghan ang midawat sa Pagtuo. Apan dihay usa ka Insik nga tigpatuô-tuô, nga gihinganla'g Tsoko, nga nasina sa kalampusan sa mga misyonero. Mipalakat siya og tumô-tumô nga ang tubig nga gigamit sa mga misyonero alang sa pagpamunyag hinilo-an. Ang mangil-ad nga tinguha ni Tsoko gidasonan usab sa mga Makanhas ug sa mga Uritawo nga wala modawat sa Pagtuo ug busa, misugod ang pagpanglutos batok sa mga misyonero.
Kaniadtong Abril 2, 1672, si Pedro — nga nagpanuigon na'g mga 17 — ug ang labaw sa misyon nga si Padre Diego Luís de San Vitores didto sa baryo sa Tomhom sa pulo sa Guam aron pagbunyag og bata. Apan ang amahan sa bata, nga gihinganla'g Matapang, masuk-anong mibalíbad nga bunyagan ang iyang anak.
Nakahukom si Matapang sa pagpatay kang Padre Diego, mao nga nangaghat siya og iyang katagibaryo nga gihinganla'g Hirao, aron ilang patyon ang pari. Gibangkaw ni Matapang pag-úna si Pedro. Hanas kaayong milihay-lihay ang batan-on sa mga bangkaw. Sayon da unta kaayo ni Pedro ang pag-ikyas kay abtik man kaayo siya, apan dili lang gayod niya buot nga biyaan si Padre Diego. Kon may hinagiban pa lang ang maong batan-on, mabuntog unta niya kadtong duruha nga mibunó kaniya kay takus ug isog man siya. Apan gididan ni Padre Diego ang iyang mga kauban sa pagdala og hinagiban. Sa katapusan, naigó og bangkaw si Pedro sa dughan ug gitigbas ni Hirao og sundang ang iyang bagolbagol. Human niana, gipatay usab si Padre Diego. Gitambog sa mga mamumuno ang patayng lawas ni Pedro ug ni Padre Diego didto sa dagat ug wala na kini hipalgi.
Nahimong "Beato" si Padre Diego Luís de San Vitores kaniadtong Oktubre 6, 1985. Si Pedro Calungsod gibayaw usab ni Papa Juan Pablo II ngadto sa kadungganan sa altar isip "Beato" kaniadtong Marso 5, 2000.
GIOVANNI BATTISTA PIAMARTA (1841-1913) nacque a Brescia (Italia) il 26 novembre 1841. Il padre era barbiere. La madre, donna molto pia, ebbe un influsso decisivo sull'educazione del figlio, ma morì quando egli aveva appena nove anni. Il nonno materno lo strappò dalla strada, orientandolo verso l'oratorio di San Tommaso. Apprendista materassaio, incontrò don Pancrazio Pezzana, parroco di Vallio, che lo avviò alla vita sacerdotale. Fu ordinato il 23 dicembre 1865 nella Cattedrale di Brescia. Nei primi vent'anni svolse un'intensa attività pastorale in varie parrocchie della diocesi, lasciando in tutti il ricordo di un sacerdote «zelante, eccellente, ineccepibile in tutto».
A Brescia, città in via di industrializzazione, si immedesimò con le difficoltà e le speranze della gioventù disagiata e, assieme a Mons. Pietro Capretti, «gemma del clero bresciano» e animatore del movimento cattolico, il 3 dicembre 1886 avviò l'Istituto Artigianelli, per la formazione professionale, umana e cristiana dei giovani più poveri. L'opera, insieme a grandi frutti, mse Piamarta in un mare di «triboli e spine», che egli affrontò con una incrollabile fiducia nella Provvidenza. Nel 1895, con l'aiuto di Padre Giovanni Bonsignori, diede origine alla Colonia Agricola di Remedello, un faro per il miglioramento dell'agricoltura e la formazione di tecnici cristiani.
Nel 1900 fondò la Congregazione maschile della Sacra Famiglia di Nazareth e nel 1911, insieme a Madre Elisa Baldo, la Congregazione delle Umili Serve del Signore.
Con la creazione della tipografia ed Editrice Queriniana, contribuì all'affermarsi della vigorosa stampa cattolica, che farà di Brescia una delle capitali d'Europa in questo settore.
«Tutto a tutti», padre Piamarta ci presenta una vita di inesauribile dedizione, resa possibile da intensa preghiera, coltivata ogni giorno fin dalle prime ore del mattino. Si addormentò nel Signore il 25 aprile 1913.
GIOVANNI BATTISTA PIAMARTA (1841-1913) was born in Brescia (Italy) on 26 November 1841. His father was a barber. His mother, a very pious woman, had a decisive influence on his education, but died when he was only nine years old. His maternal grandfather kept him from the streets, steering John Baptist towards the oratory of St. Thomas. While an apprentice mattress maker, he met Don Pancrazio Pezzana, pastor of Vallio, who inclined the young Piamarta to priesthood. Ordained on 23 December 1865, in the first twenty years he carried out intense pastoral work in the parishes of Brescia, remembered by all as a priest «zealous, excellent, flawless in everything».
Brescia was in the process of industrialization, and John Baptist Piamarta identified himself with the difficulties and hopes of disadvantaged youth. With Mons. Pietro Capretti, «jewel of the Brescian clergy» and part of the Catholic movement, on 3 December 1886, he set up the Institute Artigianielli for the vocational, human and Christian education of the poorest youths. Although very fruitful, the initiative brought Piamarta many «thorns and pains», which he met with an unshaken trust in Providence. In 1895, with the help of Father Giovanni Bonsignori, he began the Agricultural Colony of Remedello, a beacon for agricultural improvement and training Christian engineers.
He founded the male Congregation of the Holy Family of Nazareth in 1900 and in 1911, along with Mother Elisa Baldo, the Congregation of the Humble Servants of the Lord.
By establishing the printing and publishing house, Queriniana, he contributed to the emergence of a strong diocesan Catholic press, making Brescia a European centre in this field.
«All things to all men»: Father Piamarta's was a life of endless dedication, made possible by deep prayer, nurtured each day from dawn. He fell asleep in the Lord on 25 April 1913.
GIOVANNI BATTISTA PIAMARTA (1841-1913) nasceu em Brescia (Itália) a 26 de Novembro de 1841, filho de un barbeiro. Sua mãe, mulher piedosa, influenciou decisivamente a educação do filho, mas morreu quando ele tinha apenas nove anos. Seu avô materno tirou-o da estrada, conduzindo-o ao oratório de São Tomás. Ocupado como estofador aprendiz encontrou o padre Pancrácio Pezzana, pároco de Vallio, que o encaminhou para o sacerdócio. Foi ordenado aos 23 de Dezembro de 1865 na Catedral de Brescia. Nos primeiros vinte anos de sacerdócio, realizou um trabalho pastoral intenso em algumas paróquias da diocese, deixando em todos a lembrança de um sacerdote «zeloso, excelente, irrepreensível em tudo».
Em Brescia, uma cidade industrializada, padre Piamarta identificou-se com as dficultades e esperanças da juventude desfavorecida e, junto con Don Pedro Capretti, «pérola do clero de Brescia» e líder do movimento católico, a 3 de Dezembro de 1886 fundou o Instituto Artigianelli para formação profissional, humana e cristã da juventude desfavorecida. A iniciativa produziu grandes frutos, mas colocou o padre Piamarta num mar de «provaçõs e espinhos», que ele enfrentou com uma confiança inabalável na Providência. Em 1895, com a ajuda do padre João Bonsignori, fundou a Colônia Agrícola de Remedello, um farol para o melhoramento da agricultura e a formação de profissionais cristãos.
Em 1900 fundou a Congregação masculina da Sagrada Família de Nazaré e, em 1911, juntamente com Madre Elisa Baldo, a Congregação das Humildes Servas do Senhor.
Com a tipografia e editora Queriniana, contribuiu para o crescimento da considerável imprensa católica de Brescia que tornou a cidade uma das capitais da Europa nesta área.
«Todo para todos», padre Piamarta oferece-nos uma vida de dedicação inesgotável, só possível através de intensa oração, cultivada todos os dias desde as primeiras horas da manhã. Adormeceu no Senhor aos 25 de Abril de 1913.
CARMEN SALLÉS Y BARANGUERAS fondatrice della Congregazione delle Concezioniste Missionarie dell'Insegnamento, nacque a Vic, Barcelona (Spagna) il 9 aprile 1848. I suoi genitori le diedero una solida formazione cristiana. Nella sua famiglia imparò a pregare e a cercare la volontà di Dio. Risalta in lei l'amore filiale alla Vergine Maria.
Volendo rispondere all'inquietudine che avvertiva dentro di sé, dedicó lungo tempo alla preghiera. Cercò il consiglio di persone autorevoli prima di prendere una decisione. Soffrì molto prima di vedere che il suo progetto vocazionale era diventato realtà.
Nel 1869 entrò nell'Istituto delle Adoratrici del SS. Sacramento. Lì scoprì la chiamata all'educazione come mezzo di prevenzione, alla luce del Mistero di Maria Immacolata. Nel 1870 entrò nella congregazione delle Domenicane dell'Annunziata, dove si dedicò all'educazione di bambine, giovani e operaie per la durata di 22 anni.
Dopo aver pregato molto e chiesto consiglio, nel 1892 abbandonò questa istituzione insieme alle sorelle: Candelaria Boleda, Remedios Pujol ed Emilia Horta. Il 15 ottobre 1892, Carmen e le sue compagne arrivano a Burgos. Nel Sig. Arcivescovo, D. Manuel Gómez Salazar, trovarono un grande protettore, il quale il 7 dicembre dello stesso anno, concesse l'approvazione Diocesana alla incipiente congregazione e autorizzò l'apertura della prima scuola Concezionista. Fondò 13 «Case di Maria Immacolata», come le piaceva chiamare le sue Comunità e scuole, e rivolse il suo sguardo oltre i mari: Brasile e Italia.
Cristo Redentore e Maria Immacolata furono i suoi due grandi amori e si lasciò modellare da loro. «Finché ci saranno giovani da educare e valori da trasmettere, le difficoltà non contano», diceva.
Morì a Madrid il 25 luglio 1911. È stata beatificata il 15 marzo 1998. La Congregazione, presente in 16 paesi, continua a portare il suo messaggio: «Avanti, sempre avanti, Dio provvederà».
CARMEN SALLÉS Y BARANGUERAS foundress of the Missionary Sisters of the Immaculate Conception, was born on 9 April 1848, in Vic, Barcelona (Spain). Her parents gave her a solid Christian education and taught her how to pray and follow God's Will, as well as a deep love for the Virgin Mary.
Willing to find an answer to the restlessness she felt, she dedicated long hours to prayer and asked the advice of learned and spiritual persons before taking a decision. Carmen suffered a lot before being able to carry out her vocational project.
On 1869, Carmen entered the Sisters of the Blessed Sacrament. There she discovered her special call to educate the youth through a preventive method of education, inspired by the mystery of the Immaculate Conception of Mary. While still a novice, she left that Congregation. In 1870, she joined the Congregation of the Dominican Sisters of the Annunciation where she carried out the mission of education.
Always seeking to fulfill God's Will, in 1892 she abandoned the Dominican Congregation with three Sisters: Candelaria Boleda, Remedios Pujol and Emilia Horta. On 15 October 1892, Carmen and her three compagnions went to Burgos. The Archbishop, Most Rev. Manuel Gomez Salazar, was their great benefactor. On 7 December 1892, he granted Diocesan approval to the new born Congregation and authorized the opening of the first school. Mother Carmen founded 13 other «Houses of Mary Immaculate», as she used to call her communities and schools. She also planned to go to Italy and Brazil.
She loved passionately Jesus Christ and Mary Immaculate; and she let herself be molded by them. Her life was fruitful because it was a self-giving life. «While there are children and youth to be educated, the difficulties cannot stop us» she used to say.
She died in Madrid on 25 July 1911 and was beatified on 14 March 2005. Today, the Congregation, present in 16 countries, continues carrying out M. Carmen's message: «Forward, always forward, God will provide»
CARMEN SALLÉS Y BARANGUERAS fundadora de la Congregación de Concepcionistas Misioneras de la Enseñanzas, nació en Vi, Barcelona (España) el 9 de abril de 1848. Sus padres le dieron una sólida formación cristiana. En familia aprendió a rezar y buscar la voluntad de Dios. Destacó en ella el amor filial a la Virgen María.
Queriendo dar respuesta a la inquietud que sentía dentro, dedicó largo tiempo a la oración. Consultó a personas autorizadas antes de tomar una decisión. Sufrió mucho hasta ver realizado su proyecto vocacional.
En 1869 ingresó en el Instituto de Adoratrices del Stmo. Sacramento. Allí descubrió la llamada a la educación como medio preventivo, a la luz del Misterio de María Inmaculada. En 1870 entró en la congregación de Dominicas de la Anunciata, donde se dedicó a la educación de niñas, jóvenes y obreras durante 22 años.
Después de mucho orar y consultar, en 1892 abandonó esta institución, acompañada de las hermanas: Candelaria Boleda, Remedios Pujol y Emilia Horta. El 15 de octubre de 1892, Carmen y sus compañeras llegan a Burgos. En el Sr. Arzobispo, D. Manuel Gómez Salazar, encontraron un gran protector, quien el 7 de diciembre del mismo año, otorga la aprobación Diocesana a la naciente congregación y autoriza la apertura del primer colegio Concepcionista. Fundó 13 «Casas de María Inmaculada», como gustaba llamar a sus Comunidades y colegios y puso su mirada allende los mares: Brasil e Italia.
Cristo Redentor y María Inmaculada fueron sus dos grandes amores y se dejó modelar por ellos. «Mientras haya jóvenes que educar y valores que transmitir, las dificultades no cuentan», decía.
Murió en Madrid el 25 de julio de 1911. Fue beatificada el 15 de marzo de 1998. La Congregación, presente en 16 países, sigue llevando su mensaje: «Adelante, siempre adelante, Dios proveerá».
CARMEN SALLÉS Y BARANGUERAS fundadora da Congregação de Concepcionistas Missionárias do Ensino, nasceu em 9 de Abril de 1848, em Vic, Barcelona (Espanha). Recebeu sólida formação cristã dos pais, caracterizada por um grande amor à Virgem María. Em família aprendeu a rezar, a buscar a vontade do Deus, a ser artífice de paz e reconciliação entre os irmãos, a ser honrada, responsável, amante da justiça, tudo num ambiente de carinho e compreensão.
Para dar resposta a susas inquietações, desde menina dedicou longo tempo à oração e consulta a pessoas autorizadas, antes de tomar uma decisão. Sofreu muito para realizar sua vocação.
Em 1869, entrou no Instituto do RR. Adoratrizes. A li descobriu a chamada à educação, como método preventivo, à luz do Mistério de Maria Imaculada. Em 1870, entrou na Congregação das Dominicanas da Anunciata, onde por 22 anos se dedicuou à educação de meninas, jovens e operárias. Suportou como paciência julgamentos e calúnias.
Por dolorosos acontecimientos, acompanhada pelas irmãs Candelaria Boleda, Remedios Pujol e Emilia Horta, abandonou a instituição. Fundou 13 colégios e pôs seu olhar no além-mar: Brasil e Itália. O mistério redentor de Cristo estava na origem de sua vocação. Intuiu que educar é salvar ao contemplar o mistério da redenção. Em 15 de Outubro de 1892, Carmen e suas companheiras chegaram a Burgos; econtraram um grande protetor, o Arcebispo D. Manuel Gómez-Salazar, que aprovou a Congregação no dia 7 Dezembro de 1892 e autorizou a abertura do 1º colégio Concepcionista.
Deixou-se modelar por Cristo Redentor e Maria Imaculada, seus dois grandes amores. «Enquanto houver jovens que educar e valores que transmitir, as dificuldades não contam», dizia.
Morreu em Madri, no dia 25 de Julho de 1911. Foi beatificada no dia 15 de Março de 1998. A Congregação de Concepcionistas Missionárias do Ensino, presente em 16 países, continua a levar sua mensagem: «Adiante, sempre adiante, Deus proverá».
BARBARA COPE (1838-1918) nacque a Heppenheim (Germania) il 23 gennaio 1838, visse con la sua famiglia a Utica (Nuova York, USA). Nutrita dalla fede, sviluppò il dono della compassione e di saper rispondere a coloro che si trovavano nella necessità, sempre nel rispetto degli altri e sacrificando se stessa.
Nel 1862, entrò presso le Suore Francescane di Siracusa (oggi Congregazione delle Suore di San Francesco delle Comunità di Neumann) e assunse il nome di Marianne. Oltre ad impregnarsi nell'insegnamento, fondò e gestì due ospedali, rispettivamente ad Utica e a Syracuse. Nel 1877 fu eletta superiora generale. Nell'espletamento di questo servizio, accolse con coraggio l'appello del re delle Isole Sandwich (oggi Hawaii), già rifiutato da diverse congregazioni, di inviare suore ad occuparsi del suo popolo sofferente.
Inizialmente, M. Marianne pensava semplicemente di aiutare le sei suore volontarie a sistemarsi nella missione ma, profondamente commossa dalla situazione critica di coloro che erano stati colpiti dal morbo di Hansen (allora conosciuto come lebbra), lei scelse di rimanere con loro. Svolse inizialmente, e per cinque anni, l'apostolato tra i residenti del «Leper Hospital» a Honolulu e poi, per ulteriori trent'anni, nella Penisola di Kalaupapa. Durante il suo esilio, scelto liberamente, M. Marianne offrì un rifugio sicuro e amorevole agli emarginati dalla società. Collaborò nell'opera di San Damiano De Veuster e ne portò avanti l'apostolato dopo che questi morì, nel 1889.
Con profonda sollecitudine materna, M. Marianne promise alle sue consorelle che nessuna di loro avrebbe contratto la lebbra per contagio dai pazienti e, fino ad oggi, così è stato.
M. Marianne morì a Kalaupapa il 9 agosto 1918 e fu sepolta tra le persone che tanto amò in vita. Nel 2004, le sue spoglie furono trasportate nella cappella della Casa Madre a Syracuse. La «Madre degli emarginati» fu beatificata il 14 maggio 2005.
BARBARA COPE (1838-1918) was born in Heppenheim (Germany) on 23 January 1838 but settled with her family in Utica (New York, USA). Nurtured in faith, she developed the gifts of compassion and responsiveness to those in need as well as respect for others and self-sacrifice.
In 1862, she entered the Franciscan Sisters of Syracuse (now the Sisters of St. Francis of the Neumann Communities) and took the name Marianne. Apart from engaging in teaching, she founded and administered two hospitals in Utica and Syracuse. In 1877, she was elected superior general. In that position, she bravely heeded the plea of the king of the Sandwich Islands (now Hawaii), already turned down by several congregations, to send sisters who would care for his suffering people.
Initially, Mo. Marianne only intended to help the six volunteer sisters to settle down in the mission. Deeply touched by the plight of those with Hansen's Disease (then known as leprosy), she chose instead to remain with them. She first ministered to the residents of «Leper Hospital» in Honolulu for five years and then at the isolated Kalaupapa Peninsula for thirty years. In her freely chosen exile, Mo. Marianne provided a safe, loving home for the social outcasts. She collaborated in the work of St. Damian De Veuster and continued his ministry after he died in 1889.
With deep maternal concern, Mo. Marianne promised her sisters that none of them would contract leprosy from their patients — and none have this day.
Mo. Marianne died in Kalaupapa on 9 August 1918 and buried among the people she so loved. In 2004, her remains were moved to the Motherhouse chapel in Syracuse. The «Mother of Outcasts» was beatified on 14 May 2005.
CATERINA TEKAKWITHA (1656-1680) era natal nel 1656 da genitori irochesi nella regione di Ossernenon, ora nello Stato di New York, dove pochi anni prima i Gesuiti Jogues, Goupil, de La Lande erano stati martirizzati. Rimasta orfana visse sotto la tutela di uno zio, avverso al cristianesimo. Tuttavia, i principi che la buona mamma, cattolica, aveva instillato in lei e la grazia di Dio fecero crescere in essa l'anelito a divenire cristiana.
Nel 1667 l'incontro con tre missionari Gesuiti contribuì a far crescere in lei tale aspirazione: il loro Superiore, P. De Lamberville, decise di conferirle il Sacramento del Battesimo il giorno di Pasqua 1676 con il nome di Caterina (Kateri). Da allora visse con fervore il suo rapporto personale con Cristo crocifisso.
L'amore per Gesù era talmente intenso che Caterina, distanziandosi dalle tradizioni tribali degli irochesi, sotto impulso divino non acconsentì ad unirsi in matrimonio con un giovane designato dai capi tribù: essa intendeva vivere in unione con Cristo. Ciò fu motivo di opposizione e minacce alle quali Caterina non cedette; tuttavia nel 1677 fu deciso che essa si trasferisse ad altro villaggio molto lontano, nell'attuale Canada, in cui era presente una fervente comunità di cristiani. Accolta con ammirazione per le sue virtù, contrariamente a tutti gli usi, a Natale 1677 Caterina fu ammessa a ricevere l'Eucaristia. Visse poi ancora tre anni come membro del villaggio dando esempio delle virtù cristiane, specialmente di carità verso le persone sofferenti e bisognose.
Convinto della sua purezza e del suo amore per la persona di Cristo, il 25 marzo 1679 il suo direttore, P. Cholenec, le permise di fare al Signore voto di verginità perpetua; fu il primo riconoscimento di questo tipo tra gli indiani del Nord America.
Il 17 aprile 1680, consumata dalla febbre, spirò serenamente dicendo come ultime parole: «Gesù, ti amo!».
CATHERINE TEKAKWITHA (1656-1680) was born in 1656 in that part of the American Continent which is today the State of New York. Her parents were native Indians. Her father, an Iroquois, was pagan; her mother, an Algonquin, was a devout Christian. When she was four years old, Catherine lost her parents and her only brother to an epidemci of smallpox. She too contracted the disease and, although she survived, her face was left severly pockmarked.
Finding a home in the family of her uncle, a chief of the tribe of Agniers, more commonly know as the Mohawks, she was brought up in that tribe. While living among the Mohawks, she received instruction in the Faith and was baptized in 1676 by Father Jacques de Lamberville, one of the devoted Jesuit missionaries committed to the evangelization of the Indians. After becoming a Christian, Catherine soon became a model of youthful piety.
Unfortunately, she was target of harassment and persecution at home because of her faith and her determination to live in virginity. On the advice of the missionaries, who thought she should move to friendlier surroundings, she came to live among the fervent Christian Indians of the settlement known as the Mission of St. Francis Xavier, near present-day Montreal. Here she made great progress in short time along the road of holiness. And here she died on 17 Abril 1680, widely known and esteemed by all as a saint. Her last words: «Jesus, I love you».
This young Iroquois woman, whose life was sustained by her Christian faith and by an ardent love of Jesus present in the Eucharist, found in Jesus Christ the strength to withstand the hostile pressure of the non-Christian culture in which she live and to keep with heroic fidelity the vow of virginity which she pronounced on 25 March 1679.
CATHERINE TEKAKWITHA (1656-1680) est née en 1656 de parents Iroquois dans la région d'Ossernenon, aujourd'hui dans l'Etat de New York, où quelques années auparavant les Jésuites Jogues, Goupil, de la Lande furent martyrisés. Devenue orpheline à l'âge de quatre ans, les semences d'éducation chrétienne plantées par sa mère, une catholique, germèrent chez elle en désir du baptême, malgré l'opposition de son oncle et tuteur.
En 1667, l'installation de trois missionnaires jésuites au village d'Ossernenon et la catéchèse prodiguée par leur Supérieur, le P. de Lamberville, assurèrent à la jeune indienne une solide préparation au baptême jusqu'au jour de Pâques 1676 où elle fut baptisée sous le nom de Kateri (Catherine). Dès lors, Kateri redoubla de ferveur dans sa relation personnelle au Christ crucifié.
Par fidélité au Seigneur Jésus, elle s'écarta des traditions tribales Iroquoises et refusa d'épouser l'homme que lui avaient prescrit les chefs de la tribu. Insultée, méprisée et menacée, elle décida, sur les conseils du Pére de Lamberville, de gagner un village éloigne (proche de l'actuelle Montréal) qui comptait une forte communauté chrétienne. Là, admirée pour son zèle et ses vertus, elle reçut l'Eucharistie vingt mois seulement après avoir été baptisée. Membre du village, elle vécut au quotidient durant trois ans l'adhésion au Christ, manifestée par la charité envers les plus pauvres et les malades.
Son directeur spirituel, le Père Cholenec, convaincu que la virginité accomplissait son désir de se donner totalement au Christ, lui permit de faire vœu de virginité perpétuelle à Notre Seigneur le 25 mars 1679. Ce fut la première consécration de ce type connue chez les Indiens d'Amérique du Nord.
Le 17 avril 1680, consumée par la fièvre, elle reçut l'Extrême Onction et le Saint Viatique; puis elle expira en disant: «Jésus, Je t'aime».
KATERI TEKAKWITHA (1656-1680) ki:ken eksá:'a, 1656 shiiohseratatie iakonakerá:ton tsi nón:we ne Ossernenon, ne:ne Watonhronón:ke non:wa tewana'tónhkhwa. Kahsennowá:nen ne Ossernenon, tho nón:we thonatáhsawe ne ratitsenhénhstatsi wa'thonrihwarénia'te ne karihwiiostónhtshera. Kaié:ri khok sha'teiakaoseriià:kon teiakotonhnhakarí:'on ne Kateri. Wahníheie ne shakotiién:'a. Teieiahshónhthahkwe ne Kateri o'nisthenha, Wa'ontaterihónnien ne ontatién:'a aontaiakehtáhkhwake, tánon wa'eri'wanón:ton ne aontónhseke aiontenehkwa:'este. Waharihwáia'ke ne tehshakohsnie ronwanonha:'a.
Ne:ne 1667 shiiohseratatie, ashen nikanà:take wahatinataketsho ne ratitsenhenhstatsi tsi non:we ne Ossernenon. Tahshakó:ion ne karihwiiostónhtshera ionteweienhstáhkhwa kahiatónhsera, sok wa'ontateweiennénta'ne ne Kateri aiontenehkwá:este. Shotohnhé:ton shikaháwi 1676 shiiohserò:ten niiakotenehkwa'éston. Kateri wahshakotihsén:non, tánon' ó:nenni' sénha' wa'onhkwísron ne isi' nón:we ahonwaientéhrha'ne ne Iesos.
Tsi Iesos ó:nen wahonwanó:ronhkwe, iah tha'tetiakorihwahsnié:'on tsi nihotirihò:ten ne akaonkwe:ta, tánon'iah teiakothontá:ton ne ahotíniake tsi niká:ien wahoia'tará:ko ne ronwanonhá:'a. Wa'akotenhta'ne, ehtá:ke wahshakaonón:ni tánon' nia'té:kon wahsakonénhahse. Ia'tiakorihwaiénta'se, tanon' waharihwanón:we'ne ne ratsihénhstatsi ne aionhtén:ti, ákte nón:we iaionte'kwáhsen. Wationnà:tahkwe. Akta' Tiohtià:ke thonatenatón:ni ne rotirihwiióhston Tehatiiahsóntha. Tsi nikarí:wes tho ieienákere. wahsakotirihwakwénienste tsi niió:re tsi tsako'nikonhrahsa'áhthon tsi tsakawehtáhkwen tánon tiotkonhón:we karihwí:io tsi iononhtónnion.
O:nen ká:ti ne shako'nikón:rare, Ratsihénhstatsi Cholenec ronwá:iats, wahatkáhtho tsi ní:ioht tsi iontathá:wi, tanon' tsi niió:re tsi ionhská:neks ne Ié:sos khok skátne akénhake. Iah tekanahkwaienté:ri. Wahsakoríhon ki' ne «Aierihwahní:ratshe Tsi Iahnonwén:ton Thaiakóniake», tewahsen wisk shiskare ne Enniskó:wa, 1679 shiiohsero:ten. Nene tiotierenhtáhkwen tho niiawén:'en ne tsi niiohóntsa ne A'nowará:ne.
Onerahtókha, tsá:ta- iawn:re shískare. 1680 shiiohseratatie wa'akononhwákten ne Kateri, é:so tsi wa'ako'tonhkwáhrho. Wahsakotiia'tohka'we. Tsi wa'aiheie, wa'i:ron «IE:SOS KONNORÓNHKHWA».
Litaniæ Sanctorum
La schola e successivamente l'assemblea:
Sancte Ioannes Baptista, | R. ora pro nobis. |
Sancte Ioseph, | R. ora pro nobis. |
Sancte Petre et Paule, | R. orate pro nobis. |
Sancte Andrea, | R. ora pro nobis. |
Sancte Ioannes, | R. ora pro nobis. |
Sancta Maria Magdalena, | R. ora pro nobis. |
Sancte Stephane, | R. ora pro nobis. |
Sancte Ignati Antiochene, | R. ora pro nobis. |
Sancte Laurenti, | R. ora pro nobis. |
Sanctæ Perpetua et Felicitas, | R. orate pro nobis. |
Sancta Agnes, | R. ora pro nobis. |
Sancte Gregori, | R. ora pro nobis. |
Sancte Augustine, | R. ora pro nobis. |
Sanctae Athanasi, | R. ora pro nobis. |
Sancte Basili, | R. ora pro nobis. |
Sancte Martine, | R. ora pro nobis. |
Sancte Benedicte, | R. ora pro nobis. |
Sancti Francisce et Dominice, | R. orate pro nobis. |
Sancte Francisce Xavie, | R. ora pro nobis. |
Sancte Ioannes Maria Vianney, | R. ora pro nobis. |
Sancta Catharina Senensis, | R. ora pro nobis. |
Sancta Teresia a Iesu, | R. ora pro nobis. |
Omnes sancti et sanctæ Dei, | R. orate pro nobis. |
Ab omni malo, | R. libera nos, Domine. |
Ab omni peccato, | R. libera nos, Domine. |
A morte perpetua, | R. libera nos, Domine. |
Per incarnationem tuam, | R. libera nos, Domine. |
Per mortem et resurrectionem tuam, | R. libera nos, Domine. |
Per effusionem Spiritus Sancti, | R. libera nos, Domine. |
Ut Ecclesian tuam sanctam regere et conservare digneris, | R. te rogamus, audi nos. |
Ut domnum apostolicum et omnes ecclesiasticos ordines in sancta religione conservare digneris, | R. te rogamus, audi nos. |
Ut operarios in messem tuam mittere digneris, | R. te rogamus, audi nos. |
Ut cunctis populis pacem et veram concordiam donare digneris, | R. te rogamus, audi nos. |
Ut nosmetipsos in tuo sancto servitio confortare et conservare digneris, | R. te rogamus, audi nos. |
Christe, exaudi nos. | R. te rogamus, audi nos. |
Iesu, Fili Dei vivi, | R. te rogamus, audi nos. |
Prima petitio
Il Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, accompagnato dai Postulatori, si reca dal Santo Padre e domanda che si proceda alla Canonizzazione dei Beati Jacques Berthieu, Pedro Calungsod, Giovanni Battista Piamarta, María Carmen Sallés y Barangueras, Marianne Cope, Kateri Tekakwitha e Anna Schäffer:
Beatissime Pater,
instanter postulat Sancta Mater Ecclesia per Sanctitatem Vestram
Catalogo Sanctorum adscribi, et tamquam Sanctos ab omnibus
christifidelibus pronunciari Beatos
Iacobum Berthieu,
Petrum Calungsod,
Ioannem Baptistam Piamarta,
Mariam a Monte Carmelo Sallés y Barangueras,
Mariam Annam Cope,
Catharinam Tekakwitha
et Annam Schäffer.
First Petition
Most Holy Father,
Holy Mother Church earnestly beseeches Your
Holiness to enroll Blessed
Jacques Berthieu,
Pedro Calungsod,
Giovanni Battista Piamarta,
María Carmen Sallés y Barangueras,
Marianne Cope,
Kateri Tekakwitha
and Anna Schäffer
among the Saints, that she may be
invoked as such by all the Christian faithful.
Prima Petizione
Beatissimo Padre,
la Santa Madre Chiesa chiede con forza
che Vostra Santità iscriva i Beati
Jacques Berthieu,
Pedro Calungsod,
Giovanni Battista Piamarta,
María Carmen Sallés y Barangueras,
Marianne Cope,
Kateri Tekakwitha
and Anna Schäffer
nell'Albo dei Santi e come tali siano
invocata da tutti i cristiani.
Il Santo Padre:
Fratres carissimi,
Deo Patri omnipotenti preces nostras per Iesum Christum levemus,
ut, Beatæ Mariæ Virginis et omnium Sanctorum suorum
intercessione, sua gratia sustineat id quod sollemniter acturi sumus.
Il Santo Padre:
Dear brothers and sisters,
let us lift up our prayers to God the
Father Almighty through Jesus Christ, that
through the intercession of the Blessed
Virgin Mary and all his Saints he may
sustain with his grace the act which we
now solemnly undertake.
Dear brothers and sisters,
let us lift up our prayers to God the
Father Almighty through Jesus Christ, that
through the intercession of the Blessed
Virgin Mary and all his Saints he may
sustain with his grace the act which we
now solemnly undertake.
Il Santo Padre:
Fratelli carissimi,
eleviamo le nostre preci a Dio Padre
onnipotente per mezzo di Gesù Cristo,
affinché, per intercessione della Beata
Maria Vergine e di tutti i suoi santi,
sostenga con la sua grazia ciò che solennemente
stiamo per compiere.
Fratelli carissimi,
eleviamo le nostre preci a Dio Padre
onnipotente per mezzo di Gesù Cristo,
affinché, per intercessione della Beata
Maria Vergine e di tutti i suoi santi,
sostenga con la sua grazia ciò che solennemente
stiamo per compiere.
Pausa di silenzio.
Il Santo Padre:
Preces populi tui, quæsumus, Domine,
benignus admitte,
ut quod famulatu nostro gerimus et tibi placeat
et Ecclesiæ tuæ proficiat incrementis.
Per Christum Dominum nostrum.
R. Amen.
Il Santo Padre:
We ask you, Lord, graciously to accept the prayers of your people, that our devoted service may be pleasing to you and contribute to the growth of your Church.
Through Christ our Lord.
We ask you, Lord, graciously to accept the prayers of your people, that our devoted service may be pleasing to you and contribute to the growth of your Church.
Through Christ our Lord.
Il Santo Padre:
Ascolta ti preghiamo o Signore benigno le nostre preci, affinché quello che con il nostro servizio facciamo, sia a te gradito e sia di incremento alla tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.
Ascolta ti preghiamo o Signore benigno le nostre preci, affinché quello che con il nostro servizio facciamo, sia a te gradito e sia di incremento alla tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.
Secunda petitio
Il Cardinale Prefetto:
Unanima precatione roborata, Beatissime Pater, Sancta Ecclesia instantius flagitat ut Sanctitas Vestra filios hos ipsius electos in Sanctorum Catalogo annumeret.
Il Santo Padre:
Spiritum vivificantem, igitur, invocemus, ut mentem nostram illuminet atque Christus Dominus ne permittat errare Ecclesiam suam in tanto negotio.
Second Petition
Il Cardinale Prefetto:
.Most Holy Father, strengthened by unanimous prayer, Holy Church more earnestly beseeches Your Holiness to enroll these, her children, among the Saints.
Il Santo Padre:
Let us, then invoke the Holy Spirit, the Giver of life, that he may enlighten our minds and that Christ the Lord may not permit his Church to err in a matter of such importance.
Seconda Petizione
Il Cardinale Prefetto:
Confortata dall'unanime preghiera, Beatissimo Padre, la Santa Chiesa torna a chiedere con maggior forza che Vostra Santità voglia iscrivere questi suoi eletti figli nell'Albo dei Santi.
Il Santo Padre:
Invochiamo dunque lo Spirito vivificante, perché illumini la nostra mente e Cristo Signore non permetta alla sua Chiesa di errare in un'opera così importante.
VENI, CREATOR SPIRITUS
La schola:
1. Veni, creator Spiritus,
mentes tuorum visita,
imple superna gratia,
quæ tu creasti, pectora.
La schola:
3. Tu septiformis munere,
dextræ Dei tu digitus,
tu rite promissum Patris,
sermone ditans guttura.
La schola:
5. Hostem repellas longius
pacemque dones protinus;
ductore sic te prævio
vitemus omne noxium.
Come, Holy Ghost, Creator
La schola:
1. Come, Holy Ghost, Creator, come
from thy bright heav'nly throne;
come, take possession of our souls,
and make them all thine own.
L'assemblea:
2. Thou who art called the Paraclete,
best gift of God above,
the living spring, the living fire,
sweet unction and true love.
La schola:
3. Thou who art sevenfold in thy grace,
finger of God's right hand;
his promise, teaching little ones
to speak and understand.
L'assemblea:
4. O guide our minds with thy blest light,
with love our hearts inflame;
and with thy strength, which ne'er decays,
confirm our mortal frame.
La schola:
5. Far from us drive our deadly foe;
true peace unto us bring;
and through all perils lead us safe
beneath thy sacred wing.
L'assemblea:
6. Through thee may we the Father know,
through thee th'eternal Son,
and thee the Spirit of them both,
thrice-blessed three in One.
Amen.
All glory to the Father be,
with his co-equal Son;
the same to thee, great Paraclete,
while endless ages run.
Vieni, o Spirito Creatore
La schola:
1. Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
L'assemblea:
2. O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell'anima.
La schola:
3. Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni
suscita in noi la parola.
L'assemblea:
4. Sii luce all'intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
La schola:
5. Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
L'assemblea:
6. Luce d'eterna sapienza,
svelaci il grande mistero,
di Dio Padre e del Figlio,
uniti in un solo Amore.
Amen.
Tertia petitio
Il Cardinale Prefetto:
Beatissime Pater,
Sancta Ecclesia, Domini promisso nixa Spiritum Veritatis in se mittendi, qui omni tempore supremum Magisterium erroris expertem reddit, instantissime supplicat Sanctitatem Vestram ut hos ipsius electos in Sanctorum Catalogum referat.
Third Petition
Il Cardinale Prefetto:
Most Holy Father,
Holy Church, trusting in the Lord's promise to send upon her the Spirit of Truth, who in every age keeps the supreme Magisterium immune from error, most earnestly beseeches Your Holiness to enroll these, her elect, among the Saints.
Terza petizione
Il Cardinale Prefetto:
Beatissimo Padre,
la Santa Chiesa, confidando nella promessa del Signore di inviare su di essa lo Spirito della Verità, che in ogni epoca mantiene il supremo Magistero immune dall'errore, supplica con grandissima forza Vostra Santità di voler iscrivere questi suoi eletti figli nell'Albo dei Santi.
Canonizationis formula
Il Santo Padre:
Ad honorem Sanctæ et Individuæ Trinitatis,
ad exaltationem fidei catholicæ
et vitæ christianæ incrementum,
auctoritate Domini nostri Iesu Christi,
beatorum Apostolorum Petri et Pauli ac Nostra,
matura deliberatione præhabita
et divina ope sæpius implorata,
ac de plurimorum Fratrum Nostrorum consilio,
Beatos
Iacobum Berthieu,
Petrum Calungsod,
Ioannem Baptistam Piamarta,
Mariam a Monte Carmelo Sallés y Barangueras,
Mariam Annam Cope,
Catharinam Tekakwitha
et Annam Schäffer.
Sanctos esse decernimus et definimus,
ac Sanctorum Catalogo adscribimus,
statuentes eos in universa Ecclesia
inter Sanctos pia devotione recoli debere.
In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti.
Vengono collocate accanto all'altare le reliquie dei nuovi Santi insieme ai ceri.
Il diacono incensa le reliquie.
Formula of Canonization
For the honour of the Blessed Trinity,
the exaltation of the Catholic faith and
the increase of the Christian life, by the
authority of our Lord Jesus Christ, and
of the Holy Apostles Peter and Paul, and
our own, after due deliberation and frequent
prayer for divine assistance, and
having sought the counsel of many of our
brother Bishops, we declare and define
Blessed
Jacques Berthieu,
Pedro Calungsod,
Giovanni Battista Piamarta,
María Carmen Sallés y Barangueras,
Marianne Cope,
Kateri Tekakwitha
and Anna Schäffer
be Saints and we enroll them among the
Saints, decreeing that they are to be venerated
as such by the whole Church.
In thename of the Father, and of the Son, and
of the Holy Spirit.
Formula di Canonizzazione
Ad onore della Santissima Trinità, per
l'esaltazione della fede cattolica e l'incremento
della vita cristiana, con l'autorità
di nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi
Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dopo
aver lungamente riflettuto, invocato più
volte l'aiuto divino e ascoltato il parere
di molti Nostri Fratelli nell'Episcopato,
dichiariamo e definiamo Santi
i Beati
Jacques Berthieu,
Pedro Calungsod,
Giovanni Battista Piamarta,
María Carmen Sallés y Barangueras,
Marianne Cope,
Kateri Tekakwitha
and Anna Schäffer
e li iscriviamo nell'Albo dei Santi, e
stabiliamo che in tutta la Chiesa essi siano
devotamente onorati tra i Santi.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo.
Il Cardinale Prefetto, con i Postulatori, ringrazia il Santo Padre:
Beatissime Pater,
nomine Sanctæ Ecclesiæ enixas gratias ago
de pronuntiatione a Sanctitate Vestra facta
ac humiliter peto
ut eadem Sanctitas Vestra
super peracta Canonizatione
Litteras Apostolicas
dignetur decernere.
Il Santo Padre:
Decernimus.
Il Cardinale Prefetto, con i Postulatori, ringrazia il Santo Padre:
Most Holy Father,
in the name of Holy Church I thank Your
Holiness for making this proclamation
and humbly request that you decree that
the Apostolic Letter concerning the act
of Canonization be drawn up.
Il Santo Padre:
We so decree.
Most Holy Father,
in the name of Holy Church I thank Your
Holiness for making this proclamation
and humbly request that you decree that
the Apostolic Letter concerning the act
of Canonization be drawn up.
Il Santo Padre:
We so decree.
Il Cardinale Prefetto, con i Postulatori, ringrazia il Santo Padre:
Beatissimo Padre,
a nome della santa Chiesa rendo fervide
grazie per la dichiarazione fatta da
Vostra Santità e chiedo umilmente di
voler disporre che venga redatta la Lettera
Apostolica circa la Canonizzazione
avvenuta.
Il Santo Padre:
Lo ordiniamo.
Beatissimo Padre,
a nome della santa Chiesa rendo fervide
grazie per la dichiarazione fatta da
Vostra Santità e chiedo umilmente di
voler disporre che venga redatta la Lettera
Apostolica circa la Canonizzazione
avvenuta.
Il Santo Padre:
Lo ordiniamo.
Gloria
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LITURGIA VERBI
Lectio prima
Si posuerit in piaculum animam suam,
videbit semen longœvum.
Lectura del libro de Isaías 53, 10-11
El Señor quiso triturarlo con el sufrimiento,
y entregar su vida como expiación:
verá su descendencia, prolongará sus años,
lo que el Señor quiere prosperará por su mano.
Por los trabajos de su alma verá la luz,
el justo se saciará de conocimiento.
Mi siervo justificará a muchos,
porque cargó con los crímenes de ellos.
Verbum Domi- ni. R. De- o gra- ti- as.
THE LITURGY OF THE WORD
First reading
If he offers his life in atonement,
he shall see his heirs,
he shall have a long life.
A reading from the prophet Isaiah
The Lord has been pleased to crush his
servant with suffering. If he offers his
life in atonement, he shall see his heirs,
he shall have a long life and through him
what the Lord wishes will be done.
His soul's anguish over he shall see the
light and be content. By his sufferings
shall my servant justify many, taking
their faults on himself.
The Word of the Lord.
Thanks be to God.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura
Quando offrirà se stesso
in sacrificio di riparazione,
vedrà una discendenzia.
Dal libro del profeta Isaia
Al Signore è piaciuto prostrarlo con
dolori. Quando offrirà se stesso in sacrificio
di riparazione, vedrà una discendenza,
vivrà a lungo, si compirà per mezzo
suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la
luce e si sazierà della sua conoscenza; il
giusto mio servo giustificherà molti, egli
si addosserà le loro iniquità.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.