PRESENTAZIONE
Questa sera con la celebrazione dei Primi Vespri della I Domenica di Avvento, presieduti dal Santo Padre Benedetto XVI nella Basilica Vaticana, iniziamo il nuovo anno liturgico.
I testi della liturgia romana ci invitano ad avere uno spirito di vigilante attesa, di attenta preghiera, di lode esultante e una volontà decisa di andare incontro al Signore che viene.
Con il tempo di Avvento la Chiesa, sempre in cammino, inizia un nuovo «anni circulus », un ciclo annuale, nel quale celebra tutto il mistero di Cristo, dall’Incarnazione alla Pentecoste e all’attesa del ritorno del Signore (cf. Sacrosanctum Concilium, n. 102). « Il tempo di Avvento—in particolare—ha una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all’attesa della seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi» (Norme generali per l’ordinamento dell’anno liturgico e del calendario, n. 39).
In questo tempo di grazia la Chiesa, rileggendo le profezie e gli oracoli messianici, rivive, guidata dallo Spirito Santo, la lunga attesa dei secoli che ha preceduto l’Incarnazione. Essa, con la certezza della fedeltà del Padre alle promesse, celebra la sua speranza nel compimento della salvezza, che è anche desiderio nascosto dell’intera umanità; con gli occhi fissi nel suo Signore, sempre presente in mezzo a noi, attende la sua definitiva venuta alla fine dei tempi (cf. Mt 28, 20; At 1, 11).
I testi della liturgia romana ci invitano ad avere uno spirito di vigilante attesa, di attenta preghiera, di lode esultante e una volontà decisa di andare incontro al Signore che viene.
Con il tempo di Avvento la Chiesa, sempre in cammino, inizia un nuovo «anni circulus », un ciclo annuale, nel quale celebra tutto il mistero di Cristo, dall’Incarnazione alla Pentecoste e all’attesa del ritorno del Signore (cf. Sacrosanctum Concilium, n. 102). « Il tempo di Avvento—in particolare—ha una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all’attesa della seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi» (Norme generali per l’ordinamento dell’anno liturgico e del calendario, n. 39).
In questo tempo di grazia la Chiesa, rileggendo le profezie e gli oracoli messianici, rivive, guidata dallo Spirito Santo, la lunga attesa dei secoli che ha preceduto l’Incarnazione. Essa, con la certezza della fedeltà del Padre alle promesse, celebra la sua speranza nel compimento della salvezza, che è anche desiderio nascosto dell’intera umanità; con gli occhi fissi nel suo Signore, sempre presente in mezzo a noi, attende la sua definitiva venuta alla fine dei tempi (cf. Mt 28, 20; At 1, 11).
* * *
Tu, salvezza eterna!
Tu, vita inestinguibile del mondo!
Tu, luce senza tramonto!
Tu, nostra vera redenzione!
Tu, intenerito di compassione
davanti alle generazioni
che periscono ai piedi degli idoli.
Tu che, senza lasciare la gloria dei cieli,
sei disceso negli abissi,
spinto dalla tua tenerezza per noi.
Tu che, in un soffio di grazia,
vieni ad assumere la nostra umanità.
Tu che salvi tutto ciò che era perduto.
Tu che vieni a portare al mondo la gioia.
O Cristo!
Vieni a purificare tutto il nostro essere.
Abita in noi
e fa’ in noi una dimora di luce.
Nel primo Avvento
giustificaci.
Nel secondo Avvento
purificaci.
E fa’ che nel giorno della luce senza tramonto,
nell’ora in cui tu verrai, Giudice dell’universo,
noi possiamo, rivestiti di candore,
camminare al tuo seguito
e posare per sempre
i nostri passi nei tuoi.
Dall’inno «Salus æterna»
CELEBRAZIONE
Riti di introduzione
Mentre il Santo Padre e i Ministri si avviano all’Altare, si esegue il
TU ES PETRUS
La schola:
Tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam.
Tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam.
La schola:
Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa.
Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa.
Il Santo Padre, dopo aver venerato l’Altare, stando alla Cattedra canta:
L’assemblea:
Inno
La schola e l’assemblea cantano alternativamente le strofe dell’inno:
CONDITOR ALME SIDERUM
Qui cóndolens intéritu
mortis períre sæculum,
salvásti mundum lánguidum,
donans reis remédium,
Vergénte mundi véspere,
uti sponsus de thálamo,
egréssus honestíssima
Vírginis matris cláusula.
Cuius forti poténtiæ
genu curvántur ómnia;
cæléstia, terréstria
nutu faténtur súbdita.
Te, Sancte, fide quæ´ sumus,
ventúre iudex sæculi,
consérva nos in témpore
hostis a telo pérfidi.
Sit, Christe, rex piíssime,
tibi Patríque glória
cum Spirítu Paráclito,
in sempitérna sæcula.
Amen.
Creatore degli astri,
Verbo eterno del Padre,
la Chiesa a te consacra
il suo canto di lode.
Cielo e terra si prostrano
dinanzi a te, Signore;
tutte le creature
adorano il tuo nome.
Per redimere il mondo,
travolto dal peccato,
nascesti dalla Vergine,
salisti sulla croce.
Nell’avvento glorioso,
alla fine dei tempi,
ci salvi dal nemico
la tua misericordia.
A te gloria, Signore,
nato da Maria vergine,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli sia lode.
Amen.
Salmodia
I Salmi sono cantati alternativamente dalla schola e dall’assemblea
I Salmo
1. Antifona
La schola: Cf. Ier 31, 10; Is 12, 2
Date l’annunzio ai popoli: Ecco, Dio viene, il nostro Salvatore.
SALMO 140, 1-9
Preghiera nel pericolo
E dalla mano dell’angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi (Ap 8, 4)
Dómine, clamávi ad te, ad me festína; * inténde voci meæ, cum clamo ad te.
Dirigátur orátio mea sicut incénsum in conspéctu tuo, * elevátio mánuum meárum ut sacrifícium vespertínum.
Pone, Dómine, custódiam ori meo * et vigíliam ad óstium labiórum meórum.
Non declínes cor meum in verbum malítiæ * ad machinándas machinatiónes in impietáte
cum homínibus operántibus iniquitátem; * et non cómedam ex delíciis eórum.
Percútiat me iustus in misericórdia et íncrepet me; † óleum autem peccatóris non impínguet caput meum, * quóniam adhuc et orátio mea in malítiis eórum.
Deiécti in manus duras iúdicum eórum, * áudient verba mea, quóniam suávia erant.
Sicut frusta dolántis et dirumpéntis in terra, * dissipáta sunt ossa eórum ad fauces inférni.
Quia ad te, Dómine, Dómine, óculi mei; * ad te confúgi, non effúndas ánimam meam.
Custódi me a láqueo, quem statuérunt mihi, * et a scándalis operántium iniquitátem.
Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc et semper, * et in sæcula sæculórum. Amen.
Dirigátur orátio mea sicut incénsum in conspéctu tuo, * elevátio mánuum meárum ut sacrifícium vespertínum.
Pone, Dómine, custódiam ori meo * et vigíliam ad óstium labiórum meórum.
Non declínes cor meum in verbum malítiæ * ad machinándas machinatiónes in impietáte
cum homínibus operántibus iniquitátem; * et non cómedam ex delíciis eórum.
Percútiat me iustus in misericórdia et íncrepet me; † óleum autem peccatóris non impínguet caput meum, * quóniam adhuc et orátio mea in malítiis eórum.
Deiécti in manus duras iúdicum eórum, * áudient verba mea, quóniam suávia erant.
Sicut frusta dolántis et dirumpéntis in terra, * dissipáta sunt ossa eórum ad fauces inférni.
Quia ad te, Dómine, Dómine, óculi mei; * ad te confúgi, non effúndas ánimam meam.
Custódi me a láqueo, quem statuérunt mihi, * et a scándalis operántium iniquitátem.
Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc et semper, * et in sæcula sæculórum. Amen.
Signore, a te grido, accorri in mio aiuto; * ascolta la mia voce quando t’invoco.
Come incenso salga a te la mia preghiera, * le mie mani alzate come sacrificio della sera.
Poni, Signore, una custodia alla mia bocca, * sorveglia la porta delle mie labbra.
Non lasciare che il mio cuore si pieghi al male † e compia azioni inique
con i peccatori: * che io non gusti i loro cibi deliziosi.
Mi percuota il giusto e il fedele mi rimproveri, † ma l’olio dell’empio non profumi ilmio capo; * tra le loro malvagità continui la mia preghiera.
Dalla rupe furono gettati i loro capi, * che da me avevano udito dolci parole.
Come si fende e si apre la terra, * le loro ossa furono disperse alla bocca degli inferi.
A te, Signore mio Dio, sono rivolti i miei occhi; * in te mi rifugio, proteggi la mia vita.
Preservami dal laccio che mi tendono, * dagli agguati dei malfattori.
Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Come incenso salga a te la mia preghiera, * le mie mani alzate come sacrificio della sera.
Poni, Signore, una custodia alla mia bocca, * sorveglia la porta delle mie labbra.
Non lasciare che il mio cuore si pieghi al male † e compia azioni inique
con i peccatori: * che io non gusti i loro cibi deliziosi.
Mi percuota il giusto e il fedele mi rimproveri, † ma l’olio dell’empio non profumi ilmio capo; * tra le loro malvagità continui la mia preghiera.
Dalla rupe furono gettati i loro capi, * che da me avevano udito dolci parole.
Come si fende e si apre la terra, * le loro ossa furono disperse alla bocca degli inferi.
A te, Signore mio Dio, sono rivolti i miei occhi; * in te mi rifugio, proteggi la mia vita.
Preservami dal laccio che mi tendono, * dagli agguati dei malfattori.
Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. 1. Annuntiáte pópulis et dícite: Ecce Deus salvátor noster véniet.
Pausa di silenzio per la preghiera personale
II Salmo
2. Antifona
La schola: Cf. Zac 14, 5-6
Ecco, il Signore viene e con lui tutti i suoi santi: quel giorno brillerà una grande luce, alleluia.
SALMO 141
Sei tu il mio rifugio
Cristo nella passione invoca il Padre: «Abbà, Padre! Allontana da me questo calice ... » (Mc 14, 33) e domanda la risurrezione sulla quale la Chiesa dei santi fonda la sua fede (cfr. Cassiodoro).
Voce mea ad Dóminum clamo, * voce mea ad Dóminum déprecor;
effúndo in conspéctu eius lamentatiónem meam, * et tribulatiónem meam ante ipsum pronúntio.
Cum déficit in me spíritus meus, * tu nosti sémitas meas.
In via, qua ambulábam, * abscondérunt láqueum mihi.
Considerábam ad déxteram et vidébam, * et non erat qui cognósceret me.
effúndo in conspéctu eius lamentatiónem meam, * et tribulatiónem meam ante ipsum pronúntio.
Cum déficit in me spíritus meus, * tu nosti sémitas meas.
In via, qua ambulábam, * abscondérunt láqueum mihi.
Considerábam ad déxteram et vidébam, * et non erat qui cognósceret me.
Con lamia voce al Signore grido aiuto, * con la mia voce supplico il Signore;
davanti a lui effondo il mio lamento, * al suo cospetto sfogo la mia angoscia.
Mentre il mio spirito vien meno, * tu conosci la mia via.
Nel sentiero dove cammino * mi hanno teso un laccio.
Guarda a destra e vedi: * nessuno mi riconosce.
davanti a lui effondo il mio lamento, * al suo cospetto sfogo la mia angoscia.
Mentre il mio spirito vien meno, * tu conosci la mia via.
Nel sentiero dove cammino * mi hanno teso un laccio.
Guarda a destra e vedi: * nessuno mi riconosce.
Périit fuga a me, * et non est qui requírat ánimam meam.
Clamávi ad te, Dómine; † dixi: «Tu es refúgium meum, * pórtio mea in terra vivéntium.
Inténde ad deprecatiónem meam, * quia humiliátus sum nimis.
Líbera me a persequéntibus me, * quia confortáti sunt super me.
Educ de custódia ánimam meam * ad confiténdum nómini tuo;
me circúmdabunt iusti, * cum retribúeris mihi».
Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc et semper, * et in sæcula sæculórum. Amen.
Clamávi ad te, Dómine; † dixi: «Tu es refúgium meum, * pórtio mea in terra vivéntium.
Inténde ad deprecatiónem meam, * quia humiliátus sum nimis.
Líbera me a persequéntibus me, * quia confortáti sunt super me.
Educ de custódia ánimam meam * ad confiténdum nómini tuo;
me circúmdabunt iusti, * cum retribúeris mihi».
Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc et semper, * et in sæcula sæculórum. Amen.
Non c’è per me via di scampo, * nessuno ha cura della mia vita.
Io grido a te, Signore; † dico: Sei tu il mio rifugio, * sei tu la mia sorte nella terra dei viventi.
Ascolta la mia supplica: * ho toccato il fondo dell’angoscia.
Salvami dai miei persecutori * perché sono di me più forti.
Strappa dal carcere la mia vita, * perché io renda grazie al tuo nome:
i giusti mi faranno corona * quando mi concederai la tua grazia.
Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Io grido a te, Signore; † dico: Sei tu il mio rifugio, * sei tu la mia sorte nella terra dei viventi.
Ascolta la mia supplica: * ho toccato il fondo dell’angoscia.
Salvami dai miei persecutori * perché sono di me più forti.
Strappa dal carcere la mia vita, * perché io renda grazie al tuo nome:
i giusti mi faranno corona * quando mi concederai la tua grazia.
Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. 2. Ecce Dóminus véniet, et omnes sancti eius cum eo, et erit in die illa lux magna, allelúia.
Pausa di silenzio per la preghiera personale
Cantico
3. Antifona
La schola: Cf. Lc 21, 27; 3, 6
Verrà il Signore in tutta la sua gloria: ogni uomo vedrà il Salvatore.
FIL 2, 6-11
Cristo, servo di Dio
Christus Iesus, cum in forma Dei esset, * non rapínam arbitrátus est esse se æquálem Deo,
sed semetípsum exinanívit formam servi accípiens, † in similitúdinem hóminum factus; * et hábitu invéntus ut homo,
humiliávit semetípsum † factus oboe´ diens usque ad mortem, * mortem autem crucis.
sed semetípsum exinanívit formam servi accípiens, † in similitúdinem hóminum factus; * et hábitu invéntus ut homo,
humiliávit semetípsum † factus oboe´ diens usque ad mortem, * mortem autem crucis.
Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, * non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se stesso, † assumendo la condizione di servo * e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana, umiliò se stesso † facendosi obbediente fino alla morte * e alla morte di croce.
ma spogliò se stesso, † assumendo la condizione di servo * e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana, umiliò se stesso † facendosi obbediente fino alla morte * e alla morte di croce.
Propter quod et Deus illum exaltávit † et donávit illi nomen, * quod est super omne nomen,
ut in nómine Iesu omne genu flectátur * cæléstium et terréstrium et infernórum
et omnis lingua confiteátur: * «Dóminus Iesus Christus!», in glóriam Dei Patris.
Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc et semper, * et in sæcula sæculórum. Amen.
ut in nómine Iesu omne genu flectátur * cæléstium et terréstrium et infernórum
et omnis lingua confiteátur: * «Dóminus Iesus Christus!», in glóriam Dei Patris.
Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc et semper, * et in sæcula sæculórum. Amen.
Per questo Dio l’ha esaltato * e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome;
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi † nei cieli, sulla terra * e sotto terra;
e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, * a gloria di Dio Padre.
Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi † nei cieli, sulla terra * e sotto terra;
e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, * a gloria di Dio Padre.
Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. 3. Véniet Dóminus in potestáte magna, et vidébit omnis caro salutare Dei.
Pausa di silenzio per la preghiera personale
Lettura breve
Il lettore: 1 Ts 5, 23-24
Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!
Omelia
Il Santo Padre tiene l’omelia
Responsorio breve
R. Mostraci, Signore, * la tua misericordia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia.
V. E donaci la tua salvezza,
la tua misericordia.
V. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Cantico della Beata Vergine Maria
Durante il canto del «Magnificat», il Santo Padre infonde l’incenso nei turiboli e due Diaconi incensano la Croce, l’Altare, il Santo Padre e l’assemblea.
Antifona
La schola:
Ecco venire da lontano il Signore: il suo splendore riempie l’universo.
La schola e l’assemblea cantano alternativamente le strofe
MAGNIFICAT
Esultanza dell’anima nel Signore Lc 1, 46-55
1. Magníficat * ánima mea Dóminum,
1. L’anima mia magnifica il Signore
2. e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
3. quia respéxit humilitátem ancíllæ suæ. * Ecce enim ex hoc beátam me dicent omnes generatiónes,
4. quia fecit mihi magna, qui potens est, * et sanctum nomen eius,
5. et misericórdia eius in progénies et progénies * timéntibus eum.
6. Fecit poténtiam in bráchio suo, * dispérsit supérbos mente cordis sui;
7. depósuit poténtes de sede * et exaltávit húmiles;
8. esuriéntes implévit bonis * et dívites dimísit inánes.
9. Suscépit Israel púerum suum, * recordátus misericórdiæ,
10. sicut locútus est ad patres nostros * Abraham et sémini eius in sæcula.
11. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
12. Sicut erat in princípio, et nunc et semper, * et in sæcula sæculórum. Amen.
4. quia fecit mihi magna, qui potens est, * et sanctum nomen eius,
5. et misericórdia eius in progénies et progénies * timéntibus eum.
6. Fecit poténtiam in bráchio suo, * dispérsit supérbos mente cordis sui;
7. depósuit poténtes de sede * et exaltávit húmiles;
8. esuriéntes implévit bonis * et dívites dimísit inánes.
9. Suscépit Israel púerum suum, * recordátus misericórdiæ,
10. sicut locútus est ad patres nostros * Abraham et sémini eius in sæcula.
11. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
12. Sicut erat in princípio, et nunc et semper, * et in sæcula sæculórum. Amen.
3. perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
4. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome:
5. di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
6. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
7. ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
8. ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
9. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia,
10. come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
11. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
12. Com’era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
4. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome:
5. di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
6. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
7. ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
8. ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
9. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia,
10. come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
11. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
12. Com’era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Ecce nomen Dómini venit de longínquo, et cláritas eius replet orbem terrárum.
Intercessioni
Il Santo Padre:
Christum, gáudium et exsultatiónem ómnium eum exspectántium, invocémus, dicéntes:
Il Santo Padre:
A Cristo, fonte di vera gioia per tutti coloro che lo attendono, innalziamo la nostra preghiera:
Il cantore:
Vieni, Signore, non tardare.
L’assemblea ripete: Veni, Dómine, et noli tardáre.
1. Toi qui étais avant tous les temps, toi qui seras au-delà des siècles,
— emplis de ta présence chaque instant de nos vies R.
2. Tú que creaste el mundo y a todos los que en él habitan,
— ven a restaurar la obra de tus manos R.
3. Vós que não desprezastes a nossa natureza mortal,
— vinde libertar-nos do poder da morte R.
4. You came to give us life to the full,
— come and give us your unending life R.
5. Du willst alle Menschen in deinem Reich vereinen;
— laß die Verstorbenen dein Angesicht schauen R.
— emplis de ta présence chaque instant de nos vies R.
2. Tú que creaste el mundo y a todos los que en él habitan,
— ven a restaurar la obra de tus manos R.
3. Vós que não desprezastes a nossa natureza mortal,
— vinde libertar-nos do poder da morte R.
4. You came to give us life to the full,
— come and give us your unending life R.
5. Du willst alle Menschen in deinem Reich vereinen;
— laß die Verstorbenen dein Angesicht schauen R.
1. Verbo eterno, che sei prima di tutti i tempi,
— vieni a salvare gli uomini del nostro tempo.
2. Creatore dell’universo e di tutti gli esseri che vi abitano,
— vieni a riscattare l’opera delle tue mani.
3. Dio con noi, che hai voluto assumere la nostra natura mortale,
— vieni a liberarci dal dominio della morte.
4. Salvatore, che sei venuto perché gli uomini abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza,
— vieni a comunicarci la tua vita divina.
5. Signore glorioso, che chiami tutti gli uomini nella pace del tuo regno,
— fa’ risplendere il tuo volto ai nostri fratelli defunti.
— vieni a salvare gli uomini del nostro tempo.
2. Creatore dell’universo e di tutti gli esseri che vi abitano,
— vieni a riscattare l’opera delle tue mani.
3. Dio con noi, che hai voluto assumere la nostra natura mortale,
— vieni a liberarci dal dominio della morte.
4. Salvatore, che sei venuto perché gli uomini abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza,
— vieni a comunicarci la tua vita divina.
5. Signore glorioso, che chiami tutti gli uomini nella pace del tuo regno,
— fa’ risplendere il tuo volto ai nostri fratelli defunti.
Padre nostro
Il Santo Padre:
Meménto nostri, Dómine, cum véneris in regnum tuum, et doce nos oráre:
Meménto nostri, Dómine, cum véneris in regnum tuum, et doce nos oráre:
Il Santo Padre:
Ricordati di noi, Signore Gesù, presso il Padre tuo, e ammettici a pregare con le tue parole:
Ricordati di noi, Signore Gesù, presso il Padre tuo, e ammettici a pregare con le tue parole:
L’assemblea:
Orazione
Il Santo Padre:
Da, quæsumus, omnípotens Deus, hanc tuis fidélibus voluntátem, ut, Christo tuo veniénti iustis opéribus occurréntes, eius déxteræ sociáti, regnum mereántur possidére cæléste.
Per Dóminum nostrum Iesum Christum Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat, in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
R. Amen.
Da, quæsumus, omnípotens Deus, hanc tuis fidélibus voluntátem, ut, Christo tuo veniénti iustis opéribus occurréntes, eius déxteræ sociáti, regnum mereántur possidére cæléste.
Per Dóminum nostrum Iesum Christum Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat, in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
R. Amen.
Il Santo Padre:
O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
Benedizione
Il Santo Padre:
Dóminus vobíscum.
R. Et cum spíritu tuo.
Benedícat vobis Dóminus, et custódiat vos.
R. Amen.
Illúminet fáciem suam super vos, et misereátur vestri.
R. Amen.
Convértat vultum suum ad vos, et donet vobis suam pacem.
R. Amen.
Et benedíctio Dei omnipoténtis, Patris † et Fílii † et Spíritus † Sancti descéndat super vos et máneat semper.
R. Amen.
Dóminus vobíscum.
R. Et cum spíritu tuo.
Benedícat vobis Dóminus, et custódiat vos.
R. Amen.
Illúminet fáciem suam super vos, et misereátur vestri.
R. Amen.
Convértat vultum suum ad vos, et donet vobis suam pacem.
R. Amen.
Et benedíctio Dei omnipoténtis, Patris † et Fílii † et Spíritus † Sancti descéndat super vos et máneat semper.
R. Amen.
Il Santo Padre:
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
Il Signore vi benedica e vi protegga.
R. Amen.
Faccia risplendere il suo volto su di voi e vi doni la sua misericordia.
R. Amen.
Rivolga su di voi il suo sguardo e vi doni la sua pace.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre † e Figlio † e Spirito † Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
Il Signore vi benedica e vi protegga.
R. Amen.
Faccia risplendere il suo volto su di voi e vi doni la sua misericordia.
R. Amen.
Rivolga su di voi il suo sguardo e vi doni la sua pace.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre † e Figlio † e Spirito † Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
Congedo
Il Diacono:
Antifona mariana
ALMA REDEMPTORIS MATER
La schola e l’assemblea:
Osanta Madre del Redentore, porta dei cieli, stella del mare, soccorri il tuo popolo che anela a risorgere. Tu che accogliendo il saluto dell’angelo, nello stupore di tutto il creato, hai generato il tuo Creatore, Madre sempre vergine, pietà di noi peccatori.