jueves, 9 de octubre de 2008

09.10.2008 - Misa en Sufragio de Pio XII



DALLA LETTERA ENCICLICA


«MEDIATOR DEI»


SULLA SACRA LITURGIA DI


PAPA PIO XII


20 Novembre 1947


Introduzione


«II Mediatore tra Dio e gli uomini» (1 Tim. 2, 5), il grande Pontefice che penetrò i cieli, Gesù Figlio di Dio (Heb. 4, 14), assumendosi l’opera di misericordia con la quale arricchì il genere umano di benefici soprannaturali, mirò senza dubbio a ristabilire tra gli uomini e il loro Creatore quell’ordine che il peccato aveva turbato ed a ricondurre al Padre Celeste, primo principio ed ultimo fine, la misera stirpe di Adamo infetta dal peccato d’origine. E perciò, durante la sua dimora terrena, non solo annunziò l’inizio della redenzione e dichiarò inaugurato il Regno di Dio, ma attese a procurare la salute delle anime con il continuo esercizio della preghiera e del sacrificio, finché, sulla Croce, si offri vittima immacolata a Dio per mondare la nostra coscienza dalle opere morte onde servire al Dio vivo (Heb. 9, 14). Cosi tutti gli uomini, felicemente richiamati dalla via che li trascinava alla rovina e alla perdizione, furono ordinati di nuovo a Dio, affinché, con la personale collaborazione al conseguimento della propria santificazione, frutto del sangue immacolato dell’Agnello, dessero a Dio la gloria che Gli è dovuta.

Il Divino Redentore volle, poi, che la vita sacerdotale da Lui iniziata nel suo corpo mortale con le sue preghiere ed il suo sacrificio, non cessasse nel corso dei secoli nel suo Corpo Mistico che è la Chiesa; e perciò istituì un sacerdozio visibile per offrire dovunque la oblazione monda (Matth. 1, 11), affinché tutti gli uomini, dall’Oriente all’Occidente, liberati dal peccato, per dovere di coscienza servissero spontaneamente e volentieri a Dio.

La Chiesa dunque, fedele al mandato ricevuto dal Suo Fondatore, continua l’ufficio sacerdotale di Gesù Cristo soprattutto con la Sacra Liturgia. Ciò fa in primo luogo all’altare, dove il sacrificio della Croce è perpetuamente rappresentato (Conc. Trid., Sess. 22, e. 1).


* * *


I caratteri della Liturgia


Il dovere fondamentale dell’uomo è certamente quello di orientare verso Dio se stesso e la propria vita. «A Lui, difatti, dobbiamo principalmente unirci, e indefettibile principio, al quale deve anche costantemente rivolgersi la nostra scelta come ad ultimo fine, che perdiamo peccando anche per negligenza e che dobbiamo riconquistare per la fede credendo in Lui» (San Tommaso, Summa Theol., 2.a 2.ae, q. 81, a. 1). Ora, l’uomo si volge ordinatamente a Dio quando ne riconosce la suprema maestà e il supremo magistero, quando accetta con sottomissione le verità divinamente rivelate, quando ne osserva religiosamente le leggi, quando fa convergere verso di Lui tutta la sua attività, quando per dirla in breve presta, mediante le virtù della religione, il debito culto all’unico e vero Dio.

Questo è un dovere che obbliga prima di tutto gli uomini singolarmente, ma è anche un dovere collettivo di tutta la comunità umana ordinata con reciproci vincoli sociali, perché anch’essa dipende dalla somma autorità di Dio. Si noti, poi, che questo è un particolare dovere degli uomini, in quanto Dio li ha elevati all’ordine soprannaturale. Così se consideriamo Dio come autore dell’antica Legge, lo vediamo proclamare anche precetti rituali e determinare accuratamente le norme che il popolo deve osservare nel rendergli il legittimo culto. Stabilì, quindi, vari sacrifici e designò varie cerimonie con le quali dovevano compiersi; e determinò chiaramente ciò che si riferiva all’Arca dell’Alleanza, al Tempio ed ai giorni festivi; designò la tribù sacerdotale e il sommo sacerdote, indicò e descrisse le vesti da usarsi dai sacri ministri e quanto altro mai aveva relazione col culto divino (cfr. Levitico). Questo culto, del resto, non era altro che l’ombra (Heb. 10, 1) di quello che il Sommo Sacerdote del Nuovo Testamento avrebbe reso al Padre Celeste.

Difatti, appena il Verbo si è fatto carne» (Joh. 1, 14), si manifesta al mondo nel suo ufficio sacerdotale facendo all’Eterno Padre un atto di sottomissione che durerà per tutto il tempo della sua vita: «entrando nel mondo dice: ... Ecco, io vengo ... per fare, o Dio, la tua volontà...» (Heb. 10, 5-7), un atto che sarà portato a compimento in modo mirabile nel sacrificio cruento della Croce: «In virtù di questa volontà noi siamo stati santificati per mezzo dell’oblazione del Corpo di Gesù Cristo fatta una volta sola per sempre» (Heb. 10, 10). Tutta la sua attività tra gli uomini non ha altro scopo.


* * *


Il Sacrifizio Eucaristico


Cristo Signore, «sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedec» che, «avendo amato i suoi che erano nel mondo», «nell’ultima cena, nella notte in cui veniva tradito, per lasciare alla Chiesa sua sposa diletta un sacrificio visibile — come lo esige la natura degli uomini — che rappresentasse il sacrificio cruento, che una volta tanto doveva compiersi sulla Croce, e perché il suo ricordo restasse fino alla fine dei secoli, e ne venisse applicata la salutare virtù in remissione dei nostri quotidiani peccati, ... offrì a Dio Padre il suo Corpo e il suo Sangue sotto le specie del pane e del vino e ne diede agli Apostoli allora costituiti sacerdoti del Nuovo Testamento, perché sotto le stesse specie lo ricevessero, mentre ordinò ad essi e ai loro successori nel sacerdozio, di offrirlo».

L’augusto Sacrificio dell’altare non è, dunque, una pura e semplice commemorazione della passione e morte di Gesù Cristo, ma è un vero e proprio sacrificio, nel quale, immolandosi incruentamente, il Sommo Sacerdote fa ciò che fece una volta sulla Croce offrendo al Padre tutto se stesso, vittima graditissima. «Una... e identica è la vittima; egli medesimo, che adesso offre per ministero dei sacerdoti, si offrì allora sulla Croce; è diverso soltanto il modo di fare l’offerta».

Identico, quindi, è il sacerdote, Gesù Cristo, la cui sacra persona è rappresentata dal suo ministro. Questi, per la consacrazione sacerdotale ricevuta, assomiglia al Sommo Sacerdote, ed ha il potere di agire in virtù e nella persona di Cristo stesso; perciò, con la sua azione sacerdotale, in certo modo «presta a Cristo la sua lingua, gli offre la sua mano».

Parimenti identica è la vittima, cioè il Divin Redentore, secondo la sua umana natura e nella realtà del suo Corpo e del suo Sangue. Differente, però, è il modo col quale Cristo è offerto. Sulla Croce, difatti, Egli offrì a Dio tutto se stesso e le sue sofferenze, e l’immolazione della vittima fu compiuta per mezzo di una morte cruenta liberamente subita; sull’altare, invece, a causa dello stato glorioso della sua umana natura, «la morte non ha più dominio su di Lui» e quindi non è possibile l’effusione del sangue;mala divina sapienza ha trovato il modo mirabile di rendere manifesto il sacrificio del nostro Redentore con segni esteriori che sono simboli di morte. Giacché, per mezzo della transustanziazione del pane in corpo e del vino in sangue di Cristo, come si ha realmente presente il suo corpo, così si ha il suo sangue; le specie eucaristiche poi, sotto le quali è presente, simboleggiano la cruenta separazione del corpo e del sangue. Così il memoriale della sua morte reale sul Calvario si ripete in ogni sacrificio dell’altare, perché per mezzo di simboli distinti si significa e dimostra che Gesù Cristo è in stato di vittima.

Identici, finalmente, sono i fini, di cui il primo è la glorificazione di Dio. Dalla nascita alla morte, Gesù Cristo fu divorato dallo zelo della gloria divina, e, dalla Croce, l’offerta del sangue arrivò al cielo in odore di soavità. E perché questo inno non abbia mai a cessare, nel Sacrificio Eucaristico le membra si uniscono al loro Capo divino e con Lui, con gli Angeli e gli Arcangeli, cantano a Dio lodi perenni, dando al Padre onnipotente ogni onore e gloria.


* * *


L’efficacia del Sacrifizio


L’augusto Sacrificio dell’altare è un insigne strumento per la distribuzione ai credenti dei meriti derivati dalla Croce del Divin Redentore: «ogni volta che viene offerto questo Sacrificio, si compie l’opera della nostra Redenzione». Esso, però, anziché diminuire la dignità del Sacrificio cruento, ne fa risaltare, come afferma il Concilio di Trento, la grandezza, proclama la necessità. Rinnovato ogni giorno, ci ammonisce che non c’è salvezza al di fuori della Croce del Signore nostra Gesù Cristo (e); che Dio vuole la continuazione di questo Sacrificio «dal sorgere al tramontare del sole» (f) perché non cessi mai l’inno di glorificazione e di ringraziamento che gli uomini debbono al Creatore dal momento che hanno bisogno del suo continuo aiuto e del sangue del Redentore per cancellare i peccati che offendono la sua giustizia.

È necessario dunque, Venerabili Fratelli, che tutti i fedeli considerino loro principale dovere e somma dignità partecipare al Sacrificio Eucaristico non con un’assistenza passiva, negligente e distratta, ma con tale impegno e fervore da porsi in intimo contatto col Sommo Sacerdote, come dice l’Apostolo: «Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, offrendo con Lui e per Lui, santificandosi con Lui».


RITI DI INTRODUZIONE


Mentre il Santo Padre e i Concelebranti si avviano all’Altare, si esegue il

Canto d’ingresso


La schola:



Il suo riposo è nella pace, e la sua abitazione è in Sion.

L’assemblea ripete:  In pace factus est locus eius, et in Sion habitatio eius.

SALMO 109


1.  Confitemi Domino, quoniam bonus, * quoniam in sæculum misericordia eius  R.

2.  Dicat nunc Israel, quoniam bonus, * quoniam in sæculum misericordia eius  R.

3.  Dicat nunc domus Aaron, * quoniam in sæculum misericordia eius  R.

4.  Dicant nunc qui timent Dominum, * quoniam in sæculum misericordia eius  R.

5.  De tribulatione invocavi Dominum, * et exaudivit me educens in latitudinem Dominus.  R.

Il Santo Padre:

In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.


R.  Amen.

... saluta l’assemblea:

Pax vobis.

R.  Et cum spiritu tuo.

... invita all’atto penitenziale:

Fratres, agnoscamus peccata nostra, ut apti simus ad sacra mysteria celebranda.

1.  Celebrate il Signore, perché è buono: eterna è la sua misericordia.

2.  Dica Israele che egli è buono: eterna è la sua misericordia.

3.  Lo dica la casa di Aronne: eterna è la sua misericordia.

4.  Lo dica chi teme Dio: eterna è la sua misericordia.

5.  Nell’angoscia ho gridato al Signore, mi ha risposto il Signore, e mi ha tratto in salvo.


Il Santo Padre:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R.  Amen.

... saluta l’assemblea:

La pace sia con voi.

R.  E con il tuo spirito.

... invita all’atto penitenziale:

Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.



Dopo una breve pausa di silenzio, tutti insieme dicono:


Confiteor Deo omnipotenti et vobis, fratres, quia peccavi nimis cogitatione, verbo, opere et omissione: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Ideo precor beatam Mariam semper Virginem, omnes Angelos et Sanctos, et vos, fratres, orare pro me ad Dominum Deum nostrum.

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli Angeli, i Santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.


Il Santo Padre:

Misereatur nostri omnipotens Deus, et, dimissis peccatis nostris, perducat nos ad vitam æternam.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

R.  Amen.

La schola e l’assemblea cantano alternativamente il

Kyrie


Orazione colletta


Il Santo Padre:

Oremus.

Deus, immortalis pastor animarum, respice populum supplicantem, et præsta, ut famulus tuus Papa Pius duodecimus, qui Ecclesiæ tuæ in caritate præfuit, fidelis dispensatoris remunerationem cum grege sibi credito misericorditer consequatur.


Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia sæcula sæculorum.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

Preghiamo.

O Dio, padre e pastore dell’umanità, guarda la tua famiglia radunata in preghiera e concedi al tuo servo il Papa Pio XII, che nell’amore del Cristo ha presieduto la tua Chiesa, di condividere, col gregge a lui affidato, la ricompensa promessa ai fedeli ministri del Vangelo.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.


R.  Amen.



LITURGIA DELLA PAROLA


Prima lettura


Prepàrati alla tentazione

Dal libro del Siràcide. 2, 1-9

Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
prepàrati alla tentazione.
Abbi un cuore retto e sii costante,
non ti smarrire nel tempo della seduzione.
Sta’ unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
Accetta quanto ti capita,
sii paziente nelle vicende dolorose,
perché con il fuoco si prova l’oro,
e gli uomini ben accetti nel crogiuòlo del dolore.
Affidati a lui ed egli ti aiuterà;
segui la via retta e spera in lui.

Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia;
non deviate per non cadere.
Voi che temete il Signore, confidate in lui;
il vostro salario non verrà meno.
Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici,
la felicità eterna e la misericordia.



Salmo responsoriale


Il salmista: dal Salmo 41



1.  Dal profondo a te grido, o Signore;

R.  Signore, ascolta la mia voce.

2.  Fiant aures tuæ intendentes in vocem deprecationis meæ  R.

3.  Si iniquitates observaveris, Domine, Domine, quis sustinebit?  R.

4.  Quia apud te propitiatio est, ut timeamus te  R.

5.  Sustinui te, Domine, sustinuit anima mea in verbo eius, speravit anima mea in Domino.  R.

2.  Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia supplica.

3.  Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi ti può resistere?

4.  Ma con te è il perdono: così avremo il tuo timore.

5.  Io spero, Signore. Spera l’anima mia, attendo la sua parola. L’anima mia è rivolta al Signore.



Seconda lettura


Ci ha rigenerati per una speranza viva, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo. 1, 3-9

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati,
mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti,
per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe,
non si macchia e non marcisce.
Essa è conservata nei cieli per voi,
che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede,
in vista della salvezza
che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.
Perciò siete ricolmi di gioia,
anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo,
afflitti da varie prove,
affinché la vostra fede, messa alla prova,
molto più preziosa dell’oro —
destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco —,
torni a vostra lode, gloria e onore
quando Gesù Cristo si manifesterà.
Voi lo amate, pur senza averlo visto
e ora, senza vederlo, credete in lui.
Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa,
mentre raggiungete la mèta della vostra fede:
la salvezza delle anime.



Acclamazione al Vangelo


Mentre il Diacono porta solennemente il Libro dei Vangeli all’ambone, l’assemblea acclama il Cristo presente nella sua Parola.

La schola:



L’assemblea ripete:  Alleluia.

La schola: cf Mt 25, 34

Venite, benedicti Patris mei, dicit Dominus; possidete paratum vobis regnum a constitutione mundi.

Venite, benedetti del Padre mio, dice il Signore; ricevete il regno preparato per voi fin dall’origine del mondo.



L'assemblea:  Alleluia.

Vangelo


Chi ascolta la mia parola e crede, è passato dalla morte alla vita

V.  Dominus vobiscum.

R.  Et cum spiritu tuo  R.

  Lectio sancti Evangelii secundum Ioannem.

R.  Gloria tibi, Domine  R.

In illo tempore: Respondit Iesus Iudæis: «Amen, amen dico vobis: Qui verbum meum audit et credit ei, qui misit me, habet vitam æternam, et in iudicium non venit, sed transiit a morte in vitam.

Amen, amen dico vobis: Venit hora, et nunc est, quando mortui audient vocem Filii Dei et, qui audierint, vivent. Sicut enim Pater habet vitam in semetipso, sic dedit et Filio habere vitam in semetipso; et potestatem dedit ei iudicium facere, quia Filius hominis est.


Nolite mirari hoc, quia venit hora, in qua omnes, qui in monumentis sunt, audient vocem eius et procedent, qui bona fecerunt, in resurrectionem vitæ, qui vero mala egerunt, in resurrectionem iudicii».

V.  Il Signore sia con voi.

R.  E con il tuo spirito.

  Dal Vangelo secondo Giovanni. 5, 24-29

R.  Gloria a te, o Signore.

In quel tempo, Gesù rispose ai Giudei: «In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso; e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo.

Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna».





Omelia


Il Santo Padre tiene l'omelia.

Preghiera dei fedeli


Il Santo Padre:

Fratelli e sorelle carissimi,
ricordando in questa celebrazione
il Sommo Pontefice Pio XII,
nel 50° anniversario della sua morte,
presentiamo a Dio la nostra riconoscenza
per quanto egli ha compiuto per la Chiesa e per il mondo.
Illuminati dalla parola del Signore,
innalziamo a Lui con fiducia la nostra preghiera.

Il cantore:



Francese

1.  Pour l’Église de Dieu, afin que, fortifiée par l’Esprit Saint, elle ait le courage et la fierté de proclamer la parole de Jésus, dont le nom est le seul qui puisse nous sauver.

1.  Per la santa Chiesa di Dio, affinché, fortificata dallo Spirito Santo, abbia il coraggio e la fierezza di proclamare la parola di Gesù, nel cui nome è l’unica vera salvezza per il mondo.



Il cantore:  Dominum deprecemur.

R.  Te rogamus, audi nos.

Portoghese

2.  Pelo nosso Santo Padre Bento, para que, na esteira de Pedro, prossiga confirmando os seus irmãos na fé com o exemplo e com a palavra.

2.  Per il nostro Santo Padre Benedetto, affinché, al seguito di Pietro, sia perseverante nel confermare i suoi fratelli nella fede con l’esempio e la parola.



Il cantore:  Dominum deprecemur.

R.  Te rogamus, audi nos.

Tedesco

3.  Für den verstorbenen Papst Pius XII., der sein Leben in den Dienst der Kirche gestellt hat, daß seine HoffnungErfüllung finde und er an der Herrlichkeit der AuferstehungAnteil erhalte.

3.  Per il defunto Papa Pio XII, che ha dato la sua vita al servizio della Chiesa, affinché la sua speranza sia pienamente realizzata ed egli abbia parte alla gloria della risurrezione.



Il cantore:  Dominum deprecemur.

R.  Te rogamus, audi nos.

Inglese

4.  For all those sufferingin body, mind or soul, that they may bear their cross like that of Christ and so share in his passion for the redemption of all.

4.  Per tutti coloro che soffrono nel corpo, nel cuore e nello spirito, affinché prendano la loro croce come quella di Cristo così da prolungare la sua passione per la redenzione degli uomini.



Il cantore:  Dominum deprecemur.

R.  Te rogamus, audi nos.

Spagnolo

5.  Por nosotros aquí reunidos para recordar al Papa Pío XII, para que sepamos amar y servir a la Iglesia como él la amó y sirvió, testimoniando la primacía de Dios en nuestra vida.

5.  Per noi qui riuniti nel ricordo del Papa Pio XII, affinché sappiamo amare e servire la Chiesa come egli l’ha amata e servita, testimoniando il primato di Dio nella nostra vita.



Il cantore:  Dominum deprecemur.

R.  Te rogamus, audi nos.

Il Santo Padre:

Ascolta, o Padre, la nostra supplica
e fa’ che viviamo nella luce di quella speranza
che ci è donata in Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
che è risorto da morte e vive e regna nei secoli dei secoli.

R.  Amen.

LITURGIA EUCARISTICA


Mentre vengono portate al Santo Padre le offerte per il sacrificio, si esegue il

Canto di offertorio


La schola:



Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; Dio mio rischiara le mie tenebre.

L’assemblea ripete:  Tu illuminas lucernam meam, Domine, Deus meus illuminas tenebras meas.

SALMO 17


La schola:

1.  Diligam te, Domine, fortitudo mea. * Domine, firmamentum meum et refugium meum et liberator meus  R.

2.  Funes inferni circumdederunt me, * præoccupaverunt me laquei mortis  R.

3.  In tribulatione mea invocavi Dominum * et ad Deum meum clamavi  R.

4.  Exaudivit de templo suo vocem meam, * et clamor meus in conspectu eius introivit in aures eius  R.

Il Santo Padre:

Orate, fratres, ut meum ac vestrum sacrificium acceptabile fiat apud Deum Patrem omnipotentem.

R.  Suscipiat Dominus sacrificium de manibus tuis ad laudem et gloriam nominis sui, ad utilitatem quoque nostram totiusque Ecclesiæ suæ sanctæ.

La schola:

1.  Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore.


2.  Già mi avvolgevano i lacci degli inferi, già mi stringevano agguati mortali.

3.  Nel mio affanno invocai il Signore, nell’angoscia gridai al mio Dio.

4.  Dal suo tempio ascoltò la mia voce, al suo orecchio pervenne il mio grido.


Il Santo Padre:

Pregate, fratelli, perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio, Padre onnipotente.


R.  Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.



Orazione sulle offerte


Il Santo Padre:

Oblationem pacificam populi tui, quæsumus, Domine, propitius intuere, qua animam famuli tui Papæ Pii duodecimi tuæ misericordiæ fidenter committimus, et præsta, ut, quæ tuæ caritatis et pacis in humana familia fuit instrumentum, earum fructu cum Sanctis tuis perpetuo lætari mereatur.

Per Christum Dominum nostrum.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

Accetta, Signore, l’offerta del popolo cristiano, che affida alla tua misericordia l’anima del tuo servo il Papa Pio XII: egli, che in mezzo agli uomini fu strumento di carità e di pace, raccolga il frutto del suo servizio apostolico nella gioia dei Santi.


Per Cristo nostro Signore.

R.  Amen.



PREGHIERA EUCARISTICA I


Il Santo Padre invita l’assemblea a innalzare il cuore verso il Signore nell’orazione e nell’azione di grazie, e l'associa a sé nella solenne preghiera, che a nome di tutti, rivolge al Padre per mezzo di Gesù Cristo nello Spirito Santo.

Prefazio


La speranza della risurrezione in Cristo

Il Santo Padre:

Dominus vobiscum.

R.  Et cum spiritu tuo.

Sursum corda.

R.  Habemus ad Dominum.

Gratias agamus Domino Deo nostro.

R.  Dignum et iustum est.

Vere dignum et iustum est, æquum et salutare, nos tibi semper et ubique gratias agere: Domine, sancte Pater, omnipotens æterne Deus: per Christum Dominum nostrum.

In quo nobis spes beatæ resurrectionis effulsit, ut, quos contristat certa moriendi condicio, eosdem consoletur futuræ immortalitatis promissio. Tuis enim fidelibus, Domine, vita mutatur, non tollitur, et, dissoluta terrestris huius incolatus domo, æterna in cælis habitatio comparatur.


Et ideo cum Angelis et Archangelis, cum Thronis et Dominationibus, cumque omni militia cælestis exercitus, hymnum gloriæ tuæ canimus, sine fine dicentes:

Il Santo Padre:

Il Signore sia con voi.

R.  E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori.

R.  Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.

R.  È cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere g razie sempre e in og ni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

In Cristo tuo Figlio, nostro salvatore, rifulge a noi la speranza della beata risurrezione, e se ci rattrista la certezza di dover morire, ci consola la promessa dell’immortalità futura. Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo.

Per questo mistero di salvezza uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode:



Sanctus


La schola: L'assemblea:



La schola:



Preghiera per la Chiesa universale e i suoi pastori ...

Il Santo Padre:

Te igitur, clementissime Pater, per Iesum Christum, Filium tuum, Dominum nostrum, supplices rogamus ac petimus, uti accepta habeas et benedicas hæc dona, hæc munera, hæc sancta sacrificia illibata, in primis, quæ tibi offerimus pro Ecclesia tua sancta catholica: quam pacificare, custodire, adunare et regere digneris toto orbe terrarum: una cum me indigno famulo tuo quem Ecclesiæ tuæ præesse voluisti, et omnibus orthodoxis atque catholicæ et apostolicæ fidei cultoribus.

... e per l’assemblea.

Un Concelebrante:

Memento, Domine, famulorum famularumque tuarum N. et N. et omnium circumstantium, quorum tibi fides cognita est et nota devotio, pro quibus tibi offerimus: vel qui tibi offerunt hoc sacrificium laudis, pro se suisque omnibus: pro redemptione animarum suarum, pro spe salutis et incolumitatis suæ: tibique reddunt vota sua æterno Deo, vivo et vero.

Memoria dei Santi.

Un altro Concelebrante:

Communicantes, et memoriam venerantes, in primis gloriosæ semper Virginis Mariæ, Genetricis Dei et Domini nostri Iesu Christi: sed et beati Ioseph, eiusdem Virginis Sponsi, et beatorum Apostolorum ac Martyrum tuorum, Petri et Pauli, Andreæ, Iacobi, Ioannis, Thomæ, Iacobi, Philippi, Bartholomæi, Matthæi, Simonis et Thaddæi, Lini, Cleti, Clementis, Xysti, Cornelii, Cypriani, Laurentii, Chrysogoni, Ioannis et Pauli, Cosmæ et Damiani et omnium Sanctorum tuorum; quorum meritis precibusque concedas, ut in omnibus protectionis tuæ muniamur auxilio.

Il Santo Padre:

Hanc igitur oblationem servitutis nostræ, sed et cunctæ familiæ tuæ, quæsumus, Domine, ut placatus accipias: diesque nostros in tua pace disponas, atque ab æterna damnatione nos eripi et in electorum tuorum iubeas grege numerari.

Il Santo Padre:

Padre clementissimo, noi ti supplichiamo e ti chiediamo per Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, di accettare questi doni, di benedire queste offerte, questo santo e immacolato sacrificio. Noi te l’offriamo anzitutto per la tua Chiesa santa e cattolica, perché tu le dia pace e la protegga, la raccolga nell’unità e la governi su tutta la terra, con me indegno tuo servo che hai posto a capo della tua Chiesa, e con tutti quelli che custodiscono la fede cattolica, trasmessa dagli Apostoli.

... e per l’assemblea.

Un Concelebrante:

Ricordati, Signore, dei tuoi fedeli N. e N. Ricordati di tutti i presenti, dei quali conosci la fede e la devozione: per loro ti offriamo e anche essi ti offrono questo sacrificio di lode, e innalzano la preghiera a te, Dio eterno, vivo e vero, per ottenere a sé e ai loro cari redenzione, sicurezza di vita e salute.


Memoria dei Santi.

Un altro Concelebrante:

In comunione con tutta la Chiesa, ricordiamo e veneriamo anzitutto la gloriosa e sempre vergine Maria, Madre del nostro Dio e Signore Gesù Cristo, san Giuseppe, suo sposo, i santi apostoli e martiri: Pietro e Paolo, Andrea, Giacomo, Giovanni, Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone e Taddeo, Lino, Cleto, Clemente, Sisto, Cornelio e Cipriano, Lorenzo, Crisogono, Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano e tutti i santi: per i loro meriti e le loro preghiere donaci sempre aiuto e protezione.


Il Santo Padre:

Accetta con benevolenza, o Signore, l’offerta che ti presentiamo noi tuoi ministri e tutta la tua famiglia: disponi nella tua pace i nostri giorni, salvaci dalla dannazione eterna, e accoglici nel gregge degli eletti.



Invocazione a Dio perché consacri questi doni.

Il Santo Padre e i Concelebranti:

Quam oblationem tu, Deus, in omnibus, quæsumus, benedictam, adscriptam, ratam, rationabilem, acceptabilemque facere digneris: ut nobis Corpus et Sanguis fiat dilectissimi Filii tui, Domini nostri Iesu Christi.


Racconto dell’istituzione

Qui, pridie quam pateretur, accepit panem in sanctas ac venerabiles manus suas, et elevatis oculis in cælum ad te Deum Patrem suum omnipotentem, tibi gratias agens benedixit, fregit, deditque discipulis suis, dicens:


Accipite et manducate ex hoc omnes: hoc est enim Corpus meum, quod pro vobis tradetur.

Il Santo Padre e i Concelebranti:

Santifica, o Dio, questa offerta con la potenza della tua benedizione, e degnati di accettarla a nostro favore, in sacrificio spirituale e perfetto, perché diventi per noi il Corpo e il Sangue del tuo amatissimo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.

Racconto dell’istituzione

La vigilia della sua passione, egli prese il pane nelle sue mani sante e venerabili, e alzando gli occhi al cielo a te, Dio Padre suo onnipotente, rese grazie con la preghiera di benedizione, spezzò il pane, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

Prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi.



Il Santo Padre presenta al popolo l’ostia consacrata e genuflette in adorazione.

Simili modo, postquam cenatum est, accipiens et hunc præclarum calicem in sanctas ac venerabiles manus suas, item tibi gratias agens benedixit, deditque discipulis suis, dicens:

Accipite et bibite ex eo omnes: hic est enim calix Sanguinis mei, novi et æterni testamenti, qui pro vobis et pro multis effundetur in remissionem peccatorum.

Hoc facite in meam commemorationem.

Dopo la cena, allo stesso modo, prese questo glorioso calice nelle sue mani sante e venerabili, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli, e disse:


Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati.


Fate questo in memoria di me.



Il Santo Padre presenta al popolo il calice e genuflette in adorazione.

Il Santo Padre:

Mysterium fidei.

Il Santo Padre:

Mistero della fede.



L’assemblea:



Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

Memoriale e offerta.

Il Santo Padre e i Concelebranti:

Unde et memores, Domine, nos servi tui, sed et plebs tua sancta, eiusdem Christi, Filii tui, Domini nostri, tam beatæ passionis, necnon et ab inferis resurrectionis, sed et in cælos gloriosæ ascensionis: offerimus præclaræ maiestati tuæ de tuis donis ac datis hostiam puram, hostiam sanctam, hostiam immaculatam, Panem sanctum vitæ æternæ et Calicem salutis perpetuæ.

In questo sacrificio, o Padre, noi tuoi ministri e il tuo popolo santo celebriamo il memoriale della beata passione, della risurrezione dai morti e della gloriosa ascensione al cielo del Cristo tuo Figlio e nostro Signore; e offriamo alla tua maestà divina, tra i doni che ci hai dato, la vittima pura, santa e immacolata, pane santo della vita eterna e calice dell’eterna salvezza.



Invocazione a Dio perché accetti questo sacrificio ...

Supra quæ propitio ac sereno vultu respicere digneris: et accepta habere, sicuti accepta haberedig natus esmunerapueri tui iusti Abel, et sacrificium Patriarchæ nostri Abrahæ, et quod tibi obtulit summus sacerdos tuus Melchisedech, sanctum sacrificium, immaculatam hostiam.

... e ci doni la sua grazia.

Supplices te rogamus, omnipotens Deus: iube hæc perferri per manus sancti Angeli tui in sublime altare tuum, in conspectu divinæ maiestatis tuæ; ut, quotquot ex hac altaris participatione sacrosanctum Filii tui Corpus et Sanguinem sumpserimus, omni benedictione cælesti et gratia repleamur.

Volgi sulla nostra offerta il tuo sguardo sereno e benigno, come hai voluto accettare i doni di Abele, il giusto, il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede, e l’oblazione pura e santa di Melchisedech, tuo sommo sacerdote.



... e ci doni la sua grazia.

Ti supplichiamo, Dio onnipotente: fa' che questa offerta, per le mani del tuo Angelo santo, sia portata sull’altare del cielo davanti alla tua maestà divina, perché su tutti noi che partecipiamo di questo altare, comunicando al santo mistero del Corpo e Sangue del tuo Figlio, scenda la pienezza di ogni grazia e benedizione del cielo.



Preghiera di intercessione per i defunti ...

Un Concelebrante:

Memento etiam, Domine, famulorum famularumque tuarum N.  et N., qui nos præcesserunt cum signo fidei, et dormiunt in somno pacis.

Ipsis, Domine, et omnibus in Christo quiescentibus, locum refrigerii, lucis et pacis, ut indulgeas, deprecamur.

Un Concelebrante:

Ricordati, o Signore, dei tuoi fedeli N. e N., che ci hanno preceduto con il segno della fede e dormono il sonno della pace.


Dona loro, Signore, e a tutti quelli che riposano in Cristo, la beatitudine, la luce e la pace.



... e per la nostra felicità eterna.

Un altro Concelebrante:

Nobis quoque peccatoribus famulis tuis, de multitudine miserationum tuarum sperantibus, partem aliquam et societatem donare digneris, cum tuis sanctis Apostolis et Martyribus: cum Ioanne, Stephano, Matthia, Barnaba, Ignatio, Alexandro, Marcellino, Petro, Felicitate, Perpetua, Agatha, Lucia, Agnete, Cæcilia, Anastasia et omnibus Sanctis tuis: intra quorum nos consortium, non æstimator meriti, sed veniæ, quæsumus, largitor admitte.


Il Santo Padre:

Per Christum Dominum nostrum. Per quem hæc omnia, Domine, semper bona creas, sanctificas, vivificas, benedicis, et præstas nobis.

Un altro Concelebrante:

tandem congaudeat, in qua populum tuum fidenter confirmavit. Anche a noi, tuoi ministri, peccatori, ma fiduciosi nella tua infinita misericordia, concedi, o Signore, di aver parte nella comunità dei tuoi santi apostoli e martiri: Giovanni, Stefano, Mattia, Barnaba, Ignazio, Alessandro, Marcellino e Pietro, Felicita, Perpetua, Agata, Lucia, Agnese, Cecilia, Anastasia e tutti i santi: ammettici a godere della loro sorte beata non per i nostri meriti, ma per la ricchezza del tuo perdono.

Il Santo Padre:

Per Cristo nostro Signore tu, o Dio, crei e santifichi sempre, fai vivere, benedici e doni al mondo ogni bene.



Lode alla Trinità

Il Santo Padre e i Concelebranti:



RITI DI COMUNIONE


Preghiera del Signore


Il Santo Padre:



L’assemblea:





Il Santo Padre:

Libera nos, quæsumus, Domine, ab omnibus malis, da propitius pacem in diebus nostris, ut, ope misericordiæ tuæ adiuti, et a peccato simus semper liberi et ab omni perturbatione securi: exspectantes beatam spem et adventum salvatoris nostri Iesu Christi.

Il Santo Padre:

Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.



L’assemblea:



Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

Rito della pace


Il Santo Padre:

Domine Iesu Christe, qui dixisti apostolis tuis: Pacem relinquo vobis, pacem meam do vobis: ne respicias peccata nostra, sed fidem Ecclesiæ tuæ; eamque secundum voluntatem tuam pacificare et coadunare digneris.

Qui vivis et regnas in sæcula sæculorum.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

Pax Domini sit semper vobiscum.

R.  Et cum spiritu tuo.

Il Santo Padre:

Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace», non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa e donale unità e pace secondo la tua volontà.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

La pace del Signore sia sempre con voi.

R.  E con il tuo spirito.



Il Diacono:



I presenti si scambiano un gesto di pace, come segno di comunione fraterna.

Mentre il Santo Padre spezza il pane eucaristico, si canta:

Agnus Dei


La schola:                            L'assemblea:



La schola:                            L'assemblea:



Il Santo Padre:

Ecce Agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi. Beati qui ad Cenam Agni vocati sunt.

L’assemblea:

Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum: sed tantum dic verbo, et sanabitur anima mea.

Il Santo Padre:

Beati gli invitati alla Cena del Signore. Ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.

L’assemblea:

O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di' soltanto una parola e io sarò salvato.



Il Santo Padre e i Concelebranti si comunicano al Corpo e al Sangue di Cristo.

Anche i fedeli ricevono la comunione.

Nel frattempo inizia il

Canto di comunione


La schola:



Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla.

L’assemblea ripete:  Dominus pascit me, et nihil mihi deerit.

SALMO 22


1.  Dominus pascit me, et nihil mihi deerit: in pascuis virentibus me collocavit, super aquas quietis eduxit me, animam meam refecit. Deduxit me super semitas iustitiæ propter nomen suum  R.

2.  Nam et si ambulavero in valle umbræ mortis, non timebo mala, quoniam tu mecum es. Virga tua et baculus tuus, ipsa me consolata sunt  R.

3.  Parasti in conspectu meo mensam adversus eos, qui tribulant me; impinguasti in oleo caput meum, et calix meus redundat.  R.

4.  Etenim benignitas et misericordia subsequentur me omnibus diebus vitæ meæ, et inhabitabo in domo Domini in longitudinem dierum  R.

1.  Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome.

2.  Se dovessi camminare in una valle oscura non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.

3.  Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca.

4.  Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni.



* * *


Cf. Eb 13, 20


1.  Il Pastore grande delle pecore,
il Signore Gesù è tornato dai morti
in virtù del sangue d’alleanza eterna  R.

1 Pt 2, 25


2.  Eravate erranti come pecore,
ora siete tornati al guardiano
e pastore delle vostre anime  R.

Cf. Ap 7, 17


3.  L’Agnello che sta in mezzo al trono
sarà il pastore che li guiderà
alla fonte delle acque della vita  R.

Orazione dopo la comunione


Il Santo Padre:

Oremus.

Ad mensam æterni accedentes convivii, misericordiam tuam, Domine, pro anima famuli tui Papæ Pii duodecimi suppliciter imploramus, ut veritatis possessione tandem congaudeat, in qua populum tuum fidenter confirmavit.


Per Christum Dominum nostrum.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

Preghiamo.

O Dio, che a questa mensa eucaristica ci hai fatto gustare le primizie del convito eterno, concedi al tuo servo il Papa Pio XII di entrare con i tuoi Santi nel pieno possesso della verità nella quale, con coraggio apostolico, confermò i suoi fratelli.

Per Cristo nostro Signore.

R.  Amen.



RITI DI CONCLUSIONE


Benedizione


Il Santo Padre:

Dominus vobiscum.

R.  Et cum spiritu tuo.

V.  Sit nomen Domini benedictum.

R.  Ex hoc nunc et usque in sæculum.

V.  Adiutorium nostrum in nomine Domini.

R.  Qui fecit cælum et terram  R.

V.  Benedicat vos omnipotens Deus, Pater et Filiuscet Spiritus Sanctus.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

Il Signore sia con voi.

R.  E con il tuo spirito.

V.  Sia benedetto il nome del Signore.

R.  Ora e sempre.

V.  Il nostro aiuto è nel nome del Signore.

R.  Egli ha fatto cielo e terra.

V.  Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

R.  Amen.



Congedo


Il Diacono:



SALVE REGINA


L’assemblea:











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