jueves, 1 de enero de 2009

31.12.2008 - TE DEUM Adorazione e Benedizione Eucaristica



PREPARAZIONE ALLA CELEBRAZIONE


Cari fratelli e sorelle!

Anche quest’anno, al suo chiudersi ormai, siamo raccolti nella Basilica Vaticana per celebrare i Primi Vespri della solennità di Maria Santissima Madre di Dio. La liturgia fa coincidere questa significativa festa mariana con la fine e l’inizio dell’anno solare. Alla contemplazione del mistero della divina maternità si unisce pertanto il cantico della nostra gratitudine per l’anno che tramonta e per il nuovo che già intravediamo. Il tempo passa e il suo scorrere inesorabile ci induce a volgere lo sguardo con intima riconoscenza a Colui che è eterno, al Signore del tempo. Ringraziamolo insieme, cari fratelli e sorelle, a nome dell’intera Comunità diocesana di Roma.

* * *


Nella breve lettura, tratta dalla Lettera ai Galati, san Paolo, parlando della liberazione dell’uomo operata da Dio con il mistero dell’incarnazione, ...dice che «Dio mandò il suo Figlio... per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli» (Gal 4, 5). Il Verbo incarnato trasforma dall’interno l’esistenza umana, partecipando a noi il suo essere Figlio del Padre. Si è fatto come noi per farci come Lui: figli nel Figlio, dunque uomini liberi dalla legge del peccato. Non è questo un motivo fondamentale per elevare a Dio il nostro ringraziamento? Un ringraziamento che non può non essere ancor più motivato alla fine di un anno, considerando i tanti benefici e la costante sua assistenza che abbiamo sperimentato nell’arco dei dodici mesi trascorsi. Ecco perché ogni comunità cristiana, questa sera, si raccoglie e canta il Te Deum, tradizionale inno di lode e di azione di grazie alla Santissima Trinità.Così faremo anche noi, al termine di questo nostro incontro liturgico, dinanzi al Santissimo Sacramento.

* * *


«In te, Domine, speravi: non confundar in æternum – Signore, tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno». L’inno maestoso del Te Deum si chiude con questo grido di fede, di totale fiducia in Dio, con questa solenne proclamazione della nostra speranza. È Cristo la nostra speranza « affidabile», ed a questo tema ho dedicato l’Enciclica dal titolo Spe Salvi. Ma la nostra speranza è sempre essenzialmente anche speranza per gli altri, e soltanto così essa è veramente speranza anche per ciascuno di noi (cfr. n. 48). Cari fratelli e sorelle della Chiesa di Roma, chiediamo al Signore che faccia di ciascuno di noi un autentico fermento di speranza nei vari ambienti, perché si possa costruire per l’intera città un futuro migliore. È questo il mio augurio per tutti alla vigilia di un nuovo anno, augurio che affido alla materna intercessione di Maria, Madre di Dio e Stella della speranza. Amen!


Dall’Omelia del Santo Padre
BENEDETTO XVI
del 31 dicembre 2007


PRIMI VESPRI


Riti di introduzione


Mentre il Santo Padre e i Ministri si avviano all’Altare si canta:

TU ES PETRUS


La schola:

Tu es Petrus, et super hanc petram ædificabo Ecclesiam meam.

La schola:

Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa.



Il Santo Padre, dopo aver venerato l’Altare, stando alla Cattedra canta:



L’assemblea:





Inno










O Gesù salvatore,
immagine del Padre,
re immortale dei secoli,

luce d’eterna luce,
speranza inestinguibile,
ascolta la preghiera.

Tu che da Maria Vergine
prendi forma mortale,
ricordati di noi!

Nel gaudio del Natale
ti salutiamo, Cristo,
redentore del mondo.

La terra, il cielo, il mare
acclamano il tuo avvento,
o Figlio dell’Altissimo.

Redenti dal tuo sangue,
adoriamo il tuo nome,
cantiamo un canto nuovo.

A te sia gloria, o Cristo,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

Salmodia


I salmi e il cantico sono cantati alternativamente dal solista e dall’assemblea

I SALMO


1. Antifona

La schola:



Meraviglioso scambio!
Il Creatore ha preso un’anima e un corpo,
è nato da una vergine;
fatto uomo senza opera d’uomo,
ci dona la sua divinità.

SALMO 112


Laudate, pueri Domini, * laudate nomen Domini.

Lodate, servi del Signore, * lodate il nome del Signore.





Sia benedetto il nome del Signore, * ora e sempre.

A solis ortu usque ad occasum * laudabile nomen Domini.

Excelsus super omnes gentes Dominus, * super cælos gloria eius.

Quis sicut Dominus Deus noster, qui in altis habitat * et se inclinat, ut respiciat in cælum et in terram?

Suscitans de terra inopem, * de stercore erigens pauperem,

ut collocet eum cum principibus, * cum principibus populi sui.

Qui habitare facit sterilem in domo, * matrem filiorum lætantem.

Gloria Patri, et Filio, * et Spiritui Sancto.

Sicut erat in principio, et nunc et semper, * et in sæcula sæculorum. Amen.

Dal sorgere del sole al suo tramonto * sia lodato il nome del Signore.

Su tutti i popoli eccelso è il Signore, * più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell’alto * e si china a guardare nei cieli e sulla terra?

Solleva l’indigente dalla polvere, * dall’immondizia rialza il povero,

per farlo sedere tra i principi, * tra i principi del suo popolo.

Fa abitare la sterile nella sua casa * quale madre gioiosa di figli.

Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.



Ant. 1.  O admirabile commercium! Creator generis humani, animatum corpus sumens, de Virgine nasci dignatus est; et, procedens homo sine semine, largitus est nobis suam deitatem.


Pausa di silenzio per la preghiera personale

II SALMO


2. Antifona

La schola:



Hai compiuto le Scritture,
quando in modo unico sei nato dalla Vergine;
come rugiada sul vello
sei disceso a salvare l’uomo.
Lode a te, nostro Dio!

SALMO 147


Lauda, Ierusalem, Dominum; * collauda Deum tuum, Sion.

Glorifica il Signore, Gerusalemme * loda, Sion, il tuo Dio.





Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, * in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Qui ponit fines tuos pacem * et adipe frumenti satiat te.

Qui emittit eloquium suum terræ, * velociter currit verbum eius.

Qui dat nivem sicut lanam, * pruinam sicut cinerem spargit.

Mittit crystallum suam sicut buccellas; * ante faciem frigoris eius quis sustinebit?

Emittet verbum suum et liquefaciet ea, * flabit spiritus eius, et fluent aquæ.

Qui annuntiat verbum suum Iacob, * iustitias et iudicia sua Israel.

Non fecit taliter omni nationi, * et iudicia sua non manifestavit eis.

Gloria Patri, et Filio, * et Spiritui Sancto.

Sicut erat in principio, et nunc et semper, et in sæcula sæculorum. Amen.

Egli ha messo pace nei tuoi confini * e ti sazia con fior di frumento.

Manda sulla terra la sua parola, * il suo messaggio corre veloce.

Fa scendere la neve come lana, * come polvere sparge la brina.

Getta come briciole la grandine, * di fronte al suo gelo chi resiste?

Manda una sua parola ed ecco si scioglie, * fa soffiare il vento e scorrono le acque.

Annunzia a Giacobbe la sua parola, * le sue leggi e i suoi decreti a Israele.

Così non ha fatto con nessun altro popolo, * non ha manifestato ad altri i suoi precetti.

Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.



Ant. 2.  Quando natus es ineffabiliter ex Virgine, tunc impletæ sunt Scripturæ: sicut pluvia in vellus descendisti, ut salvum faceres genus humanum. Te laudamus, Deus noster.


Pausa di silenzio per la preghiera personale

Cantico


3. Antifona

La schola:



Come il roveto,
che Mosè vide ardere intatto,
integra è la tua verginità, Madre di Dio:
noi ti lodiamo, tu prega per noi.

Cfr. Ef 1, 3-10


Benedictus Deus et Pater Domini nostri Iesu Christi, * qui benedixit nos in omni benedictione spiritali in cælestibus in Christo.

Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, * che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.





In lui ci ha scelti prima della consacrazione del mondo per trovarci al suo cospetto * santi e immacolati nell’amore.

qui prædestinavit nos in adoptionem filiorum per Iesum Christum in ipsum, * secundum beneplacitum voluntatis suæ,

in laudem gloriæ gratiæ suæ, * in qua gratificavit nos in Dilecto,

in quo habemus redemptionem per sanguinem eius, * remissionem peccatorum,

secundum divitias gratiæ eius, qua superabundavit in nobis * in omni sapientia et prudentia

notum faciens nobis mysterium voluntatis suæ, * secundum beneplacitum eius,

quod proposuit in eo, * in dispensationem plenitudinis temporum:

recapitulare omnia in Christo, * quæ in cælis et quæ in terra.


Gloria Patri, et Filio, * et Spiritui Sancto.

Sicut erat in principio, et nunc et semper, * et in sæcula sæculorum. Amen.

Ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, * secondo il beneplacito del suo volere,

a lode e gloria della sua grazia, * che ci ha dato nel suo Figlio diletto.

In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, * la remissione dei peccati

secondo la ricchezza della sua grazia. Dio l’ha abbondantemente riversata su di noi * con ogni sapienza e intelligenza,

poiché egli ci ha fatto conoscere * il mistero del suo volere,

il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose, * quelle del cielo come quelle della terra.

Nella sua benevolenza lo aveva in lui prestabilito * per realizzarlo nella pienezza dei tempi.

Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.



Ant. 3.  Rubum, quem viderat Moyses incombustum, conservatam agnovimus tuam laudabilem virginitatem. Dei Genetrix, intercede pro nobis.

Pausa di silenzio per la preghiera personale

Lettura breve


Gal 4, 4-5


Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.


Omelia


Il Santo Padre tiene l’omelia

Segue una pausa di silenzio per la riflessione personale

Responsorio breve




Il Verbo di Dio si è fatto carne.

R.  Alleluia, alleluia.

V.  È venuto ad abitare in mezzo a noi.

Alleluia, alleluia.

V.  Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Alleluia, alleluia.

Cantico della Beata Vergine Maria


Durante il canto del «Magnificat», il Santo Padre infonde l’incenso nei turiboli e due Diaconi incensano la Croce, l’Altare, il Santo Padre e l’assemblea

Antifona

La schola:



Per il grande amore
con il quale ci ha amati,
Dio mandò il suo Figlio
in una carne di peccato,
alleluia.

La schola e l’assemblea cantano alternativamente le strofe


MAGNIFICAT

Esultanza dell’anima nel Signore

Lc 1, 46-55


1.  Magnificat * anima mea Dominum.

1.  L’anima mia * magnifica il Signore.





2.  E il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore.

3.  Quia respexit humilitatem ancillæ suæ. * Ecce enim ex hoc beatam me dicent omnes generationes.

4.  Quia fecit mihi magna, qui potens est, * et sanctum nomen eius.

5.  Et misericordia eius in progenies et progenies * timentibus eum.


6.  Fecit potentiam in brachio suo, * dispersit superbos mente cordis sui.

7.  Deposuit potentes de sede * et exaltavit humiles.

8.  Esurientes implevit bonis * et divites dimisit inanes.

9.  Suscepit Israel puerum suum, * recordatus misericordiæ.

10.  Sicut locutus est ad patres nostros, * Abraham et semini eius in sæcula.

11.  Gloria Patri, et Filio, * et Spiritui Sancto.


12.  Sicut erat in principio, et nunc et semper, * et in sæcula sæculorum. Amen.



3.  Perché ha guardato l’umiltà della sua serva. * D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

4.  Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente * e Santo è il suo nome.

5.  Di generazione in generazione la sua misericordia * si stende su quelli che lo temono.

6.  Ha spiegato la potenza del suo braccio, * ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore.

7.  Ha rovesciato i potenti dai troni, * ha innalzato gli umili.

8.  Ha ricolmato di beni gli affamati, * ha rimandato i ricchi a mani vuote.

9.  Ha soccorso Israele, suo servo, * ricordandosi della sua misericordia.

10.  Come aveva promesso ai nostri padri, * ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

11.  Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.

12.  Come era nel principio, e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.



Ant.  Propter nimiam caritatem suam, qua dilexit nos Deus, Filium suum misit in similitudinem carnis peccati, alleluia.

Intercessioni


Il Santo Padre:

Invochiamo il Cristo, nostra pace,
che è venuto a unire in un solo popolo
gli uomini di ogni lingua e nazione.

Il cantore:



L’assemblea ripete:  Dona a tutti la tua pace, Signore.

Tu, che venendo fra noi hai rivelato l’amore del Padre,
fa’ che lo ringraziamo sempre per i suoi benefici  R.

Tu, che hai voluto piena di grazia Maria, tua Madre,
effondi su tutti gli uomini l’abbondanza dei tuoi doni  R.

Tu, che hai portato al mondo il lieto annunzio della salvezza,
moltiplica gli araldi e i discepoli della tua parola  R.

Tu, che hai voluto nascere da Maria Vergine, come nostro fratello,
insegna a tutti gli uomini la vera fraternità  R.

Sole di giustizia, apparso all’orizzonte dell’umanità,
risplendi ai nostri fratelli defunti nella beatitudine eterna  R.

Padre nostro


Il Santo Padre:

Rinnoviamo ogni nostra lode a Dio e ogni nostra domanda con l’orazione del Signore:

L’assemblea:





Orazione


Il Santo Padre:

Deus, qui salutis æternæ, beatæ Mariæ virginitate fecunda, humano generi præmia præstitisti, tribue, quæsumus, ut ipsam pro nobis intercedere sentiamus, per quam meruimus Filium tuum auctorem vitæ suscipere.

Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia sæcula sæculorum.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

O Dio, che nella verginità feconda di Maria hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna, fa’ che sperimentiamo la sua intercessione, poiché per mezzo di lei abbiamo ricevuto l’autore della vita, Cristo tuo Figlio.


Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

R.  Amen.



ESPOSIZIONE E ADORAZIONE EUCARISTICA


Il Diacono colloca nell’ostensorio sull’Altare l’Ostia per l’adorazione. Il Santo Padre si reca all’Altare e incensa il Santissimo Sacramento mentre la schola e l’assemblea eseguono il

Canto di esposizione


AVE VERUM


La schola:



L’assemblea:





L’assemblea:



Adoriamo, o Cristo, il tuo corpo glorioso, nato dalla Vergine Maria; per noi hai voluto soffrire, per noi ti sei offerto vittima sulla croce e dal tuo fianco squarciato hai versato l’acqua e il sangue del nostro riscatto. Sii nostro conforto nell’ultimo passaggio e accoglici benigno nella casa del Padre: o Gesù dolce, o Gesù pio, o Gesù, Figlio di Maria.


Momento di silenzio per l’adorazione e la preghiera personale

TE DEUM


La schola:



Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore.

L’assemblea ripete:  Te Deum laudamus, te Dominum confitemur.

Te, æternum Patrem, omnis terra veneratur. Tibi omnes angeli, tibi cæli et universæ potestates: tibi cherubim et seraphim incessabili voce proclamant  R.

Sanctus, Sanctus, Sanctus Dominus Deus Sabaoth  R.

Pleni sunt cæli et terra maiestatis gloriæ tuæ  R.

Te gloriosus Apostolorum chorus, te prophetarum laudabilis numerus, te martyrum candidatus laudat exercitus. Te per orbem terrarum sancta confitetur Ecclesia  R.

Patrem immensæ maiestatis; venerandum tuum verum et unicum Filium; Sanctum quoque Paraclitum Spiritum  R.

Tu rex gloriæ, Christe. Tu Patris sempiternus es Filius. Tu, ad liberandum suscepturus hominem, non horruisti Virginis uterum. Tu, devicto mortis aculeo, aperuisti credentibus regna cælorum. Tu ad dexteram Dei sedes in gloria Patris. Iudex crederis esse venturus  R.

Te ergo quæsumus, tuis famulis subveni, quos pretioso sanguine redemisti. Æterna fac cum sanctis tuis in gloria numerari  R.

Salvum fac populum tuum, Domine, et benedic hereditati tuæ. Et rege eos, et extolle illos usque in æternum. Per singulos dies benedicimus te; et laudamus nomen tuum in sæculum, et in sæculum sæculi  R.

Dignare, Domine, die isto sine peccato nos custodire. Miserere nostri, Domine, miserere nostri. Fiat misericordia tua, Domine, super nos, quemadmodum speravimus in te. In te, Domine, speravi: non confundar in æternum.  R.

O eterno Padre, tutta la terra ti adora. A te cantano gli angeli e tutte le potenze dei cieli.



Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.


Ti acclama il coro degli apostoli e la candida schiera dei martiri; le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; la santa Chiesa proclama la tua gloria.

Adora il tuo unico Figlio, e lo Spirito Santo Paraclito.


O Cristo, re della gloria, eterno Figlio del Padre, tu nascesti dalla Vergine Madre per la salvezza dell’uomo. Vincitore della morte, hai aperto ai credenti il regno dei cieli. Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, che hai redento col tuo sangue prezioso. Accoglici nella tua gloria nell’assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, guida e proteggi i tuoi figli. Ogni giorno ti benediciamo, lodiamo il tuo nome per sempre.



Degnati oggi, Signore, di custodirci senza peccato. Sia sempre con noi la tua misericordia: in te abbiamo sperato. Pietà di noi, Signore, pietà di noi. Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno.



BENEDIZIONE EUCARISTICA


Il Santo Padre, genuflesso, incensa il Santissimo Sacramento, mentre la schola e l’assemblea cantano il

TANTUM ERGO






1.  Adoriamo il Sacramento
che Dio Padre ci donò.
Nuovo patto, nuovo rito
nella fede si compì.
Al mistero è fondamento
la parola di Gesù.

2.  Gloria al Padre onnipotente,
gloria al Figlio Redentor,
lode grande, sommo onore
all’eterna Carità.
Gloria immensa, eterno amore
alla santa Trinità. Amen.

Orazione


Il Santo Padre:

Oremus.

Deus, qui nobis sub sacramento mirabili passionis tuæ memoriam reliquisti, tribue, quæsumus, ita nos Corporis et Sanguinis tui sacra mysteria venerari, ut redemptionis tuæ fructum in nobis iugiter sentiamus.


Qui vivis et regnas in sæcula sæculorum.

R.  Amen.

Il Santo Padre:

Preghiamo.

Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

R.  Amen.



Detta l’orazione, il Santo Padre indossa il velo omerale, prende l’ostensorio e fa con il Santissimo Sacramento il segno di croce sul popolo, senza dire nulla.

Acclamazioni

Il Santo Padre e l’assemblea:

Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo Sacramento dell’Altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata Concezione.
Benedetta la sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.
Benedetto san Giuseppe, suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.

Il Diacono ripone il Santissimo Sacramento nel tabernacolo

Antifona mariana


ALMA REDEMPTORIS MATER


La schola e l’assemblea:



O santa Madre del Redentore, porta dei cieli, stella del mare,
soccorri il tuo popolo che anela a risorgere.
Tu che accogliendo il saluto dell’angelo,
nello stupore di tutto il creato, hai generato il tuo Creatore,
Madre sempre vergine, pietà di noi peccatori.

Canto finale


ADESTE, FIDELES


La schola:





1.  Accorrete, o fedeli, lieti, trionfanti: venite, venite in Betlemme, vedete il nato Re degli Angeli. Venite, adoriamo, venite, adoriamo; venite, adoriamo il Signore.

2.  En grege relicto, humiles ad cunas - vocati pastores adproperant: - et nos ovanti gradu festinemus:

R.  Venite, adoremus, ...

3.  Æterni Parentis splendorem æternum - velatum sub carne videbimus: - Deum infantem, pannis involutum:

R.  Venite, adoremus, ...

4.  Pro nobis egenum et foeno cubantem - piis foveamus amplexibus: - sic nos amantem quis non redamaret?

R.  Venite, adoremus, ...
2.  Ecco, lasciato il gregge, gli umili pastori, chiamati alla culla, si avviano: anche noi affrettiamoci con passo festante.



3.  Vedremo lo splendore eterno dell’eterno Padre fatto uomo: un Dio bambino, avvolto in fasce.



4.  Vogliamo teneramente abbracciare colui che per noi si è fatto povero ed è adagiato sul fieno: lui che tanto ci ama, chi non vorrà riamare?







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